Se c'è una cosa che si può affermare con assoluta certezza è che in casa HBO non ci si fanno troppi problemi a mostrare quello che altri evitano accuratamente. Ce lo dicono anni di serie di qualità e coraggiose e ce lo conferma Il trono di spade: dopo il terribile infanticidio della premiere della stagione 2, non possiamo dire che i successivi The Night Lands e What is Dead May Never Die si contengano nel mostrare situazioni scomode: omicidi a sangue freddo, rapporti omosessuali, relazioni ambigue al limite dell'incestuoso e la solita insistenza sull'aspetto sessuale, sia nella messa in scena che nei dialoghi.
Due episodi che proseguono quanto seminato nella premiere, per un intreccio di regni e personaggi meno lineare della prima stagione e più complesso da seguire per chi è a digiuno dei romanzi da cui la serie è tratta.
Le forze in gioco, infatti, sono tante, alcune delle quali con ruoli più che marginali al momento. Per esempio ben poco spazio trova Daenerys, ancora in viaggio nel deserto, uno dei personaggi dai risvolti più interessanti della prima stagione, ma per fortuna i due nuovi episodi danno uno scossone ad almeno alcune delle sottotrame.
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Anche la storyline di Arya arriva ad un punto di svolta importante e la carovana di cui fa parte riceve una doppia visita da parte delle guardie reali: un primo sopralluogo rispedito al mittente sfocia nell'episodio successivo in un attacco in piena regola dalle conseguenze letali per alcuni membri del gruppo. Non è Arya, o dovremmo dire Arry, al centro delle attenzioni delle guardie, ma Gendry, figlio bastardo di Re Robert. Ma la sottotrama introduce anche il personaggio di Jaqen H'ghar, assassino braavosiano liberato dalla ragazzina in seguito all'attacco subito.
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In assenza dei draghi di Daenerys, non mancano gli elementi più propriamente fantasy: continuano i sogni di Bran, in cui il ragazzo sente di diventare letteralmente il suo metalupo, assaporando una magia che dal saggio Luwin ci viene data per sparita dal mondo in cui è ambientata la serie. Come i draghi. E noi sappiamo che almeno quelli ci sono eccome.
E continuano anche i cenni a chi vive oltre la Barriera, qualcuno che sembra legato alla misteriosa sorte dei figli maschi di Craster e delle sue mogli/figlie, presso i quali i guardiani della notte si sono accampati durante il loro viaggio.
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Ma soprattutto resta chiaro anche a chi non conosceva già il materiale di partenza che di idee e spunti ce ne sono a sufficienza per mantenere interessanti anche gli anni a venire, che seguiranno i successivi romanzi della saga dell'autore. Non sorprende quindi il rinnovo annunciato meno di una settimana fa per una terza stagione che rende sicuro anche l'adattamento del terzo romanzo della saga firmata da George R.R. Martin.
Movieplayer.it
4.0/5