Il tormento di una piccola star
Scritto, diretto ed interpretato da Don McKellar, personalità fondamentale (a dispetto di un'età ancora giovane) del nuovo cinema canadese, Childstar racconta di un bambino cresciuto troppo a causa della sua popolarità come attore e delle conseguenze di questo eccesso di successo sulla sua personalità e sul suo rapporto con gli altri, con la madre in particolare. Ad intervenire in questo meccanismo, entrerà il vero protagonista del film: un autista cinefilo che si avvicina sentimentalmente alla madre della piccola star, la quale gli affida l'istruzione e la gestione del tempo libero del figlio fuori dal set.
Presentato nell'interessante sezione Panorama del 55esimo Festival di Berlino, il film di McKellar è una commedia molto convincente ed equilibrata, nei toni e nello stile. Gran pregio del film, oltre a quello di regalare alcuni momenti di assoluto divertimento, è quello di evitare stucchevolezze e sentimentalismi e di tenersi alla larga dai tipici enfatismi interpretativi che caratterizzano semprè di più il genere. E' in ragione di questa sobrietà che il film guadagna anche in realismo e può affrontare con sufficiente profondità i molti temi trattati, dall'amore al valore dell'infanzia, dal sistema cinematografico hollywoodiano alla fagocitazione dell'esistenza causata dal vortice del successo, un tema, quest'ultimo, che se privato del registro caustico ed ironico di Childstar sarebbe ad alto potenziale di retorica, se non di banalità da salottino televisivo.
Un film gradevole e riuscito sotto molti punti di vista, diretto in modo sobrio ed essenziale e dalla scrittura asciutta ma allo stesso tempo avvincente. Convincono anche gli interpreti, da McKellar stesso protagonista e motore della storia, al giovanissimo Mark Rendall senza dimenticare Jennifer Jason Leigh, come sempre adorabile. Speriamo di poterlo apprezzare anche dalle nostre parti.