Il Signore del Disordine, la recensione: un folk horror tra fede e mistero

Protagonista de Il Signore del Disordine è una vicaria la cui figlia scompare nel nulla durante una celebrazione pagana. Nella sua disperata ricerca della bambina, scoprirà una spaventosa verità. Su Rai4 e RaiPlay.

Un'immagine dell'horror Il Signore del Disordine

In un pittoresco villaggio nel nord dell'Inghilterra, la nuova vicaria Rebecca Holland sta ancora cercando di ambientarsi nella comunità ma pensa di aver fatto diversi progressi, conquistando l'affetto di alcuni fedeli - anche se il loro numero non è certo esorbitante - che frequentano la piccola chiesa locale. Lo stesso non si può dire per la figlioletta Grace, che non è ancora riuscita a integrarsi pienamente tra i suoi coetanei e manifesta una profonda insofferenza.

Il Signore Del Disordine Un Immagine Del Film
Tuppence Middleton è la protagonista de Il Signore del Disordine

Nella comunità aleggia una leggenda relativa a una figura misteriosa del folklore, il cosiddetto Signore del Disordine, che da tempo immemore veglierebbe a suo modo sui membri del villaggio. Durante una celebrazione in maschera di discendenza pagana, Grace scompare misteriosamente nell'attigua foresta insieme a un individuo dal volto coperto e le ricerche della polizia brancolano nel buio. Rebecca e suo marito Henry, consumati dalla disperazione, cercheranno di scoprire in prima persona cosa sia veramente accaduto...

Il Signore del Disordine & Co.

Il Signore Del Disordine Una Foto
Ralph Ineson nelle vesti di un personaggio ambiguo

Il folk horror deve partire da presupposti narrativamente solidi per essere credibile: basti pensare a due esponenti, diversi e complementari tra loro ed entrambi cult come The Wicker Man (1973) e The VVitch (2015), che costruivano l'atmosfera proprio su una solida premessa. Lo stesso non si può dire per Il Signore del Disordine - la tradizione letterale dall'inglese del titolo è involontariamente fuori luogo - che soffre di una sceneggiatura raramente plausibile nei cento minuti in cui si dipanano i sempre più tormentati eventi. Paradossalmente la storia ricorda in diversi passaggi proprio il memorabile film che vedeva protagonista un iconico Christopher Lee, ma qui il misticismo si perde in uno script annacquato che tira in ballo forzatamente la stessa religione cristiana quale ultima ancora di salvezza, contro un culto pagano e mostri veri o presunti che siano.

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Un feeling mai nato

Il Signore Del Disordine Una Scena Del Film
Una scena spaventosa del film

L'impatto di questa tranquilla famigliola con una comunità fino ad allora estranea non viene esplorato a dovere tramite le necessarie interazioni coi personaggi secondari o con colui che incarnerà a conti fatti l'effettivo villain, mentre il background stesso della nuova vicaria è limitato al minimo indispensabile, impedendo al pubblico di entrare pienamente in comunione con lei e con il suo comprensibile tormento, per non dire di quel marito anonimo e utile a un unico scopo nelle fasi clou. Si respira così un'aria di improvvisazione nella gestione del racconto, con le sequenze maggiormente suggestive affidate alla "resa dei conti" finale, dove reale e sovrannaturale si mescolano in un ibrido affascinante e inquieto che si fa forza di accattivanti scelte di design. L'atmosfera stessa è a tratti riuscita, soprattutto nelle sequenze in esterno e in quelle foreste che celano molteplici insidie, e altrove impalpabile, come quando la protagonista si trova ad affrontare il vero volto di quella cittadina che ormai riteneva casa sua.

Ambientazione e personaggi de Il Signore del Disordine

Il Signore Del Disordine Un Momento Del Film
Il Signore del Disordine: il diavolo e l'acquasanta

Il cielo perennemente uggioso non è il solo elemento ambientale chiave ai fini della narrazione, che vanta anche un'eclissi lunare per infondere quel pizzico di sapore apocalittico alla vicenda, con l'anima pagana che cerca di entrare sottopelle ma che non trova il giusto responso da una regia priva di guizzi, che si limita ad esporre senza mai trovare la corretta personalità per rendere interessante quanto a conti fatti mostrato. Se Ralph Ineson poi è alquanto inquietante nelle vesti di criptica figura chiave di questo piccolo paesino - letteralmente dimenticato da Dio - non è altrettanto efficace Tuppence Middleton nelle vesti improbabili di questa donna di Chiesa costretta a scendere a patti con il demonio, o chi per lui, per cercare di riportare in salvo la sua amata bambina, con tutte le conseguenze del caso.

Conclusioni

La nuova vicaria di un piccolo villaggio dell'Inghilterra settentrionale assiste con orrore al rapimento della figlioletta, scomparsa nella foresta locale durante una celebrazione pagana. Nel tentativo di ritrovarla, scoprirà una spaventosa verità sulla comunità locale e la fede in Dio potrebbe non bastarle... Un folk horror che spreca le pur notevoli potenzialità date dall'affascinante premessa, memore di grandi classici ma incapace di affrontare gli scomodi paragoni. Questo per via di una sceneggiatura sin troppo compressa e irrisolta, che lascia più domande che risposte, e di una regia che funziona solo in una manciata di sequenze discretamente inquietanti, latitando di tensione nel restante minutaggio.

Movieplayer.it
2.0/5
Voto medio
4.3/5

Perché ci piace

  • Un paio di passaggi raggiungono il giusto climax.
  • Ralph Ineson ha la faccia giusta per il ruolo riservatogli.

Cosa non va

  • La tensione latita per buona parte del film.
  • La sceneggiatura prende qua e là da modelli ben più ispirati e non convince appieno.