"Il miglior film Dreamworks Animation di sempre." La tocca piano il trailer de Il robot selvaggio, ma saremmo ingiusti se non ci prodigassimo per confermare questa dichiarazione così forte e decisa, perché il film diretto da Chris Sanders è in effetti un titolo di assoluto valore in grado di divertire ed emozionare il pubblico. È un film per il quale Universal Pictures ha previsto un cammino ragionato nelle sale, con anteprime mirate il 29 settembre e il 6 ottobre per anticipare e preparare il campo all'uscita regolare del 10. Una scelta intelligente per permettere al pubblico di scoprire il titolo, conoscere il protagonista Roz e i suoi tanti amici animali, lasciare che il passaparola nasca, si diffonda e permetta a una fetta ampia di pubblico di affollare le sale che lo proietteranno.
Perché, come diceva, il film lo merita eccome. Perché arrivati alla fine di settembre ci sentiamo abbastanza sicuri che apparirà nelle classifiche di fine anno di tanti di noi, perché l'adattamento del libro di Peter Brown curato dallo stesso Sanders è ricco di calore e sentimenti, ma anche riflessioni preziose sulla genitorialità e il rapporto con i propri figli, suggerendo inoltre importanti spunti su quello che è il rapporto di precario equilibrio tra tecnologia e natura. Del film e del lavoro su esso abbiamo avuto il privilegio di parlare con la voce originale del protagonista, Lupita Nyong'o, resa nel doppiaggio italiano da Esther Elisha.
Diventare Roz
Si scrive ROZZUM 7134, si legge Roz, questa l'abbreviazione del nome del protagonista de Il robot selvaggio, un ruolo in cui Lupita Nyong'o si è evidentemente trovata alla perfezione: "Avevo letto il libro di Peter Brown e amavo il materiale di partenza", la storia di un robot che naufraga su un'isola deserta popolata da tante specie animali con cui dovrà imparare a convivere. "L'ho trovato molto classico, senza tempo, e i temi erano rilevanti."
Questo l'ha attirata in prima battuta, ma Chris Sanders è riuscito a riscaldarle ulteriormente il cuore: "quando l'ho incontrato, ho amato quello che aveva in mente. Mi piaceva quanto fosse aperto e pronto alla collaborazione, pronto a continuare a indagare la sua storia per migliorarla sempre di più. E sono stata felice di intraprendere questo viaggio con lui."
L'equilibrio de Il robot selvaggio
Nel lavoro per il protagonista de Il robot selvaggio Lupita Nyong'o è riuscita a trovare un perfetto equilibrio tra l'essenza meccanica e tecnologica del robot e l'umanità che emerge nell'arco del racconto. Un equilibrio che rispecchia quello necessario tra tecnologia e natura. "Quando ho ottenuto il ruolo, ho chiesto a Chris perché me. E mi ha detto che gli piaceva il calore della mia voce e l'idea di poterlo convogliare in Roz. Quindi sapevamo che Roz avrebbe avuto dei punti di contatto con me, ma per quanto riguarda il suo tono quando arriva sull'isola, ho ascoltato voci come quelle di Alexa o di Siri e altre artificiali su TikTok e Instagram e ci ho trovato una certa implacabile positività. È quello che mi ha ispirato nel trovare il suo ottimismo programmato, per poi sviluppa un'intelligenza emotiva più sofisticata man mano che si adatta sull'isola e interagisce con gli animali."
Un classico senza tempo
Ha ragione Lupita Nyong'o quando parla di un certo alone da grande classico, perché anche noi abbiamo parlato del film in questi termini nella recensione de Il robot selvaggio, perché è evidente che il film ha quell'approccio e quella capacità di coinvolgere il pubblico di ogni età, diventando di fatto, e istantaneamente, un nuovo classico animato in grado di conquistare il pubblico ed entrare nelle abitudini di visione non solo del presente, ma anche del futuro. Ma è più un onore o una responsabilità per chi dà voce a personaggi di tale importanza? "Mi sono sentita grata per questo ruolo. Ho pensato ad altri film d'animazione che hanno rappresentato molto per me, come per esempio Il re leone che ha avuto un ruolo cardine nella mia vita. E penso che Il robot selvaggio possa essere qualcosa di simile per una nuova generazione. È potente essere in grado di avere un impatto così positivo sulle vite dei bambini."
Ma quali sono i classici che hanno accompagnato l'attrice nella sua vita? "Il re leone, sicuramente, ma ho amato molto Cenerentola, l'ho trovato malinconico. E poi amato i Peanuts e Il Natale di Charlie Brown. Questi erano i più significativi della mia gioventù."