L'amore è di nuovo nell'aria stasera: a 25 anni dal classico di animazione Disney, arriva nelle sale italiane Il Re leone, diretto da Jon Favreau, già regista del ramake live action de Il libro della giungla, questa volta alle prese con felini di un altro continente.
La storia di Simba e della sua travagliata saga familiare è stata riportata sul grande schermo con grande sfoggio di effetti speciali - ne abbiamo parlato anche nella recensione de Il Re Leone - ma per le voci non ci si può ancora affidare agli algoritmi di un computer: nella versione italiana, a sostituire i doppiatori originali, Donald Glover e Beyoncé Knowles, Simba e Nala sono interpretati da Marco Mengoni ed Elisa.
Il Re Leone: le differenze tra il remake 2019 e il cartoon Disney
Dopo aver già interpretato il brano portante della colonna sonora del Dumbo di Tim Burton, Elisa questa volta oltre a cantare recita anche, così come Marco Mengoni, che bissa l'esperienza del doppiaggio dopo aver vinto il premio Leggio d'oro come Voce Rivelazione Cartoon per il lavoro fatto con Lorax - Il guardiano della foresta, in cui è Once-ler.
La video intervista a Elisa e Marco Mengoni su Il Re leone
Il re leone: un ruggito lungo 25 anni
Rafiki, la musica e la magia del captare lo spirito del tempo
Nonostante siano le voci dei leoni protagonisti, i due cantanti hanno un debole per Rafiki, il babbuino sciamano che segue le crescita spirituale di Simba fin dalla sua nascita. Come Rafiki, un cantante capta lo spirito del tempo. Cosa captano in questo momento Elisa e Marco Mengoni? "C'è un bel ritorno a una lirica di sostanza: si è riportato il testo in una posizione centrale nella forma canzone. Questa è la differenza sostanziale dell'ultima decade musicale e forse anche degli ultimi 20 anni" ci ha detto la cantante, proseguendo: "Negli anni '90 l'esterofilia a volte era estrema e poi c'è stato un periodo molto lungo in cui la melodia sembrava aver schiacciato l'importanza del testo: era tutto molto legato alla melodia. Negli ultimi cinque anni tante realtà indie sono emerse nel mainstream e hanno riportato un'essenzialità, la centralità del testo. Questo secondo me è un importante cambiamento culturale."
D'accordo Mengoni: "Infatti potrei quasi fare un parallelismo con il mio personaggio nel film: si perde un po' per provare, sperimentare, delle cose diverse ma poi torna a ciò che è importante. Come dice Elisa l'importanza della parola è fondamentale ed è ritornata, anche perché siamo il paese del cantautorato più eccelso. Quindi sono molto contento che si sia tornati a dare peso al verbo."