In un vero e proprio panel all'americana, il Lucca Comics & Games arruola Gabriele Salvatores e il supervisore agli effetti visivi Victor Perez per svelare le prime anticipazioni de Il ragazzo invisibile: Fratelli, sequel de Il ragazzo invisibile. Gli ultimi tre giorni di riprese, che coinvolgono la prima scena del film, verranno girati la prossima settimana a Malta. Poi il sequel entrerà ufficialmente in post-produzione e già si promette il ritorno della crossmedialità con la pubblicazione di una nuova graphic novel legata al film. Come puntualizza lo spagnolo Perez, mago dei visual effects che ha collaborato a pellicole come Il cavaliere oscuro - Il ritorno, Harry Potter e i doni della morte, Transformers e Rogue One: A Star Wars Story, "gli effetti speciali sono quelli che si producono sul set in tempo reale, il fuoco, il fumo... Gli effetti visivi, invece, sono quelli che si realizzano in un secondo momento, nella fase di post-produzione. Oggi si usa il computer, ma sono gli stessi effetti visivi che creava quel genio di Georges Méliès alle origini del cinema".
La masterclass lucchese ci ha permesso di vedere in anteprima le prime immagini de Il ragazzo invisibile: Fratelli. In un lungo backstage vediamo così Gabriele Salvatores sul set alle prese con sequenze d'azione, grandi spazi, ragazzini speciali inguainati in tute che lottano contro misteriosi nemici e attori appesi a cavi che fluttuano nell'aria. Al centro dell'azione ritroviamo il protagonista de Il ragazzo invisibile Ludovico Girardello, che ora è cresciuto e porta i capelli più lunghi. Al suo fianco compare la sorella gemella, la misteriosa Natasha, della cui esistenza abbiamo appreso nella sequenza dopo i titoli di coda. Come anticipa Salvatores "i sequel sono sempre un problema. Devi dare al pubblico qualcosa di diverso. E poi Ludovico aveva 14 anni, adesso ne ha quasi 17. Il nuovo film è più adulto, più dark e l'aiuto di Victor Perez mi ha permesso di integrare la storia con gli effetti speciali".
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Un cinema ad alto tasso di effetti speciali in Italia è possibile?
A chi muove paragoni con Lo chiamavano Jeeg Robot, Gabriele Salvatores e il produttore Nicola Giuliano ribattono che il confronto con Il ragazzo invisibile è solo superficiale. "Il film di Mainetti è un'ottima pellicola indipendente, noi abbiamo alle spalle una grande produzione. Il ragazzo invisibile 2 è costato otto milioni di euro, il 10% del quale è stato impiegato per gli effetti speciali". Victor Perez rincara la dose: "Mi sono lasciato coinvolgere dal film perché mentre leggevo lo script ero come un bambino in un negozio di caramelle. Ho visto cosa potevamo fare. Finora in Italia certe cose non sono mai state fatte con la scusa che non c'erano i soldi. Il ragazzo invisibile ha aperto una strada. Ora vogliamo dimostrare che le cose si possono fare in tanti modi diversi, chissà. E magari sviluppare un'industria locale in cui possano lavorare tanti giovani di talento che oggi per lavorare sono costretti a lasciare l'Italia o la Spagna".
All'aumentare della complessità della trama corrispondono scelte visive molto ambiziose che hanno richiesto notevole sforzo. Per dare l'idea del livello raggiunto, Victor Perez spiega: "Ci sono scene che un attore non può interpretare perché sono troppo rischiose. Per queste scene ci sono varie soluzioni. Per la prima volta abbiamo usato nel cinema italiano un digi-double, sosia di un attore realizzato interamente in CGI. Abbiamo creato un'inquadratura che è 100% CGI, anche se speso che nessuno se ne accorga. All'inizio avevamo pensato di farla breve, in modo che il pubblico non se ne accorgesse. Invece poi abbiamo deciso di farla durare tanto, abbiamo provato a fare qualcosa mai visto prima".
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Digitale vs. umano
Dopo aver aperto il suo Mac, Victor Perez mostra i primi test realizzati per trovare le soluzioni visive necessarie a Il ragazzo invisibile 2. Nel primo test in assoluto vediamo Natasha, sorella del protagonista, che lancia palle di fuoco dalle mani. "Per realizzare questo effetto ho studiato l'interazione del fuoco con la luce. E l'aria. Ci sono visual effects specializzati nella creazione di fuoco, aria, fumo. In generale il lavoro di pre-produzione in cui questi effetti si preparano è molto più lungo della post produzione. A quel punto esegui ciò che hai studiato prima". Parlando del personaggio di Natasha, Gabriele Salvatores aggiunge: "Ha sofferto tanto e si infiamma facilmente. Questa storia ci permette di visualizzare sentimenti molto intimi".
Nel corso della masterclass Gabriele Salvatores ci anticipa la location del confronto finale tra il ragazzo invisibile e i suoi nemici. Si tratta della Caldaia, vecchio e suggestivo gasometro di Trieste che vediamo nella sofisticata previsualizzazione. "E' una scena che durerà sei minuti, abbiamo girato 265 inquadrature, non mi era mai capitato prima. La previsualizzazione ci ha permesso di scegliere prima ogni singola inquadratura. Nei film di supereroi americani è un processo standard, ma è molto costoso. Devi ricostruire l'ambiente 3D con le fotografie. Un film Marvel standard richiede due anni di preparazione. In questo siamo stati pionieri, speriamo che altri ci seguano". Questo tripudio di effetti visivi e tecniche all'avanguardia non distoglie, però Salvatores da ciò che gli sta veramente a cuore: "Gli attori hanno dovuto superare prove difficili, recitare in ambienti verdi o blu, interagire con oggetti che non vedono immaginando cosa ci sarà dopo. Ma io ho cercato di non dimenticarmi mai gli effetti speciali della mente e del cuore, sono i più forti che abbiamo".