Sull'importanza di un romanzo come Il piccolo principe, non serve spendfcuraere molte parole. Era pertanto naturale l'attesa per verificare come l'opera di Antoine de Saint-Exupéry fosse stata adattata con l'uso delle tecnologie più moderne. Soprattutto con la regia di quel Mark Osborne che aveva già portato al successo Kung Fu Panda. Alla fine dei conti Il Piccolo Principe cinematografico ha un po' diviso, fra trovate narrative e visive originali e qualche perplessità sul risultato della loro effettiva applicazione. Ciò non toglie che Il Piccolo Principe resta un film affascinante, anche sotto il profilo visivo, considerato che il look è bruscamente diviso in due parti.
Osborne ha infatti scelto di mettere al centro del racconto una bambina prodigio, legata a una grigia quotidianità dai modi un po' bruschi e autoritari della madre (tutto illustrato dalla moderna computer grafica), che poi trova quasi un rifugio nell'amicizia con un anziano aviatore, che attraverso i disegni del suo diario le racconta l'incontro con un misterioso Piccolo Principe proveniente da un altro pianeta, il tutto con una suggestiva stop motion. Insomma, un quadro visivo particolare che era atteso alla prova dell'alta definizione, ora disponibile con un blu-ray targato Lucky Red. Molte luci ma anche qualche ombra nel prodotto: vediamo le cinque cose da sapere per apprezzarlo nel modo migliore e conoscerne anche i limiti.
1. Peccato per il disco a singolo strato che sacrifica la compressione
Cominciamo dall'unico rilievo negativo. La cosa che lascia subito perplessi nell'edizione blu-ray 2D (in commercio c'è anche quella 3D) targata Lucky Red, è la scelta di un disco BD 25 a singolo strato. Il film non è certo lungo e gli extra non particolarmente numerosi, ma sta di fatto che è un peccato sacrificare un po' la compressione in un prodotto di animazione come questo. Siamo davanti a un video comunque buono, ma non perfetto perché alcune sbavature emergono inevitabilmente: stiamo parlando in particolare di alcuni evidenti fenomeni di banding, sintomo che in un paio di occasioni le sfumature di colore non sono state digerite a dovere: in ogni caso si tratta di episodi molto rari. E poi c'è da registrare una certa rumorosità nelle scene più scure. Detto questo e tolto via il dente che dava dolore, possiamo invece parlare di un video per il resto molto buono, fornito di un dettaglio sempre elevatissimo e dotato di un croma esuberante.
2. Animazione CGI e stop motion: il fascino del doppio look
La forza del video è però quella di riuscire a elaborare senza particolari sbavature la dicotomia stilistica con i due differenti look già citati. L'animazione CGI nel quale viene raccontata la storia della bambina non è certo al livello della Pixar, ma seppur un po' dimessa è correttamente riprodotta dal blu-ray, che fornisce un'immagine ben definita con tanti particolari dei personaggi in bella evidenza. Ma a convincere di più, forse proprio perché maggiormente curato già in originale, è l'aspetto visivo di tutta la parte riguardante mondo e i personaggi vicini al romanzo: lo stop motion infatti, già ottimo di suo, è ben "catturato" dal blu-ray che riesce a replicarne tutto il fascino, donando magia alle immagini senza mai togliere incisività al quadro visivo.
3. Audio: due tracce lossless frizzanti e generose
Pochi distinguo da fare invece sulla grande qualità dell'audio, merito della presenza di due tracce audio DTS HD Master Audio 5.1 sia per l'italiano che per l'originale. E a parte il discorso delle voci e del doppiaggio (che tratteremo più avanti), le tracce sono davvero vivacissime e riescono a immergere in maniera perfetta lo spettatore in questo mondo fantastico, riuscendo a dare perfino sfumature lievemente diverse a seconda dei due mondi nei quali si svolge la storia. A un suono quasi più fluido e dinamico nel mondo della bambina, fa riscontro un rumore quasi più genuino nella stop motion che caratterizza il racconto. Due modi leggermente differenti, ma per entrambi grande qualità e identico modo di restare fedeli a quanto avviene sullo schermo, rivelando un asse posteriore molto attivo, frizzante, generoso nell'appoggiare i diffusori anteriori e preciso nei panning, ma anche un sub che quando c'è da metterci il carico non lesina gli interventi.
4. Gli extra: making of, trucchi visivi e video musicale
Non avrà gli extra delle grandi produzioni di animazione, comunque l'edizione blu-ray de Il Piccolo Principe si difende abbastanza bene anche sotto questo aspetto. La parte del leone la fa ovviamente il robusto making of di ben 26 minuti, un documento molto dettagliato con tanti interventi dei realizzatori che raccontano la varie fasi di lavorazione di un prodotto così particolare, svelando curiosità e retroscena per la gioia dei fans. Ad approfondire il discorso, un'altra featurette di 8 minuti tutta dedicata al lavoro di computer grafica, che entra nella spiegazione specifica di certe scelte e di come sono state realizzate. Oltre al trailer, c'è poi anche il video musicale Turn Around. Ma non è tutto...
5. Quante stelle nel doppiaggio, anche tra le voci italiane
C'è anche infatti un'altra featurette di 4 minuti tutta dedicata al doppiaggio, breve ma simpatica e significativa per capire quanti nomi di un certo calibro del panorama cinematografico italiano siano stati chiamati a dare la voce ai personaggi de Il Piccolo Principe. Certo, va ricordato che nell'originale le voci dei protagonisti sono di attori del calibro di Jeff Bridges, Rachel McAdams, Paul Rudd, Marion Cotillard, James Franco, Benicio Del Toro e Ricky Gervais, ma grazie a questa clip in cui parlano i diretti interessati, scopriamo che le voci italiane sono di tanti volti noti e amati dal pubblico italiano, da Paola Cortellesi a Stefano Accorsi, da Toni Servillo ad Alessandro Gassmann, da Alessandro Siani a Giuseppe Battiston, da Micaela Ramazzotti a Pierfrancesco Diliberto in arte Pif.