Grosse novità in casa Nocturno Cinema. Il celebre mensile nato nel 1994 per esplorare approfonditamente il cinema italiano di genere, si trasforma con sedici pagine in più ed una nuova rivoluzionaria veste grafica. Ogni mese la rivista si presenta con uno spillato di cinquantadue pagine dedicate all'attualità cinematografica ed un volume rilegato di sessantasei pagine, il Nocturno Dossier, centrate su argomenti sempre differenti. Un vero e proprio libro che approfondisce ogni mese un genere, un regista o un periodo cinematografico particolare riscoprendo titoli molte volte caduti immeritatamente nel dimenticatoio. Di particolare interesse il Dossier di questo mese dedicato al connubio tra cinema e Rock'n' Roll, dalla cui introduzione citiamo un significativo passaggio: Il rock è rumore, è frenesia, è potenza: può forare i timpani e risvegliare leviatani, come in La vendetta del ragno nero. Può creare mostri: di fatto, rende drammaticamente evidente il baratro generazionale che si è aperto nel dopoguerra, e lo fa in maniera primordiale, con il linguaggio del ritmo e dei bassi pulsanti che fanno attorcigliare le budella e vibrare il ventre. Nulla sarà più lo stesso, dopo. .
Senza perdere la propria doppia natura che lo ha contraddistinto dalle altre testate, il mensile fondato da Manlio Gomarasca e Davide Pulici si appresta ad un ulteriore salto di qualità, incrementando lo spazio per gli approfondimenti su pellicole particolari, potenziando la trasversalità tra gli sfaccettati generi e dedicando uno spazio di riguardo alle fiction nostrane e a quelle straniere. Inoltre, agli appuntamenti fissi delle rubriche dedicate all'horror mondiale, al genere cinecomics, al cinema asiatico e a quello erotico, saranno ora affiancati da pagine scritte da personaggi importanti del cinema a partire dall'esclusivo materiale di Tinto Brass, per poi passare a penne del calibro di Umberto Lenzi, Aldo Lado e Dardano Sacchetti.
Nata come fanzine a tiratura limitata, in completa antitesi con le pubblicazioni dell'epoca, Nocturno Cinema si è radicata negli anni ed ha raggiunto il rilevante posto che gli spetta all'interno del mercato editoriale italiano grazie al coraggio e all'importanza delle scelte effettuate. L'idea originale di occuparsi unicamente di cinema di genere italiano era un modo per riscrivere la storia del nostro cinema attraverso le sue opere e i suoi autori meno conosciuti e un modo per differenziarsi dalla maggior parte delle altre fanzine che si occupavano di exploitation in generale. Attraverso le pagine di Nocturno Cinema hanno avuto modo di essere (ri)scoperti o (ri)valutati per la prima volta autori oggi cult come Fernando di Leo, Lucio Fulci, Aristide Massaccesi, Aldo Lado, Bruno Mattei e tanti altri. Chi vi scrive non può negare di aver scoperto una larga fetta del miglior cinema italiano degli anni '70 attraverso l'attenta ricostruzione che il Magazine ne ha fatto nelle storiche rubriche Noi siamo le colonne e Controluce, dove hanno avuto modo di dire la loro testimoni fino ad allora muti di tanto cinema italiano, come i caratteristi, i produttori, i fotografi di scena, gli stunt-man e i direttori della fotografia. Tanti tasselli di un patrimonio cinematografico importante e dimenticato. Tributargli un omaggio è d'obbligo!