A Joel Edgerton piace la provocazione: è per questo che non vedeva l'ora di lavorare con Paul Schrader: molto colpito dal suo film First Reformed, ha cercato di diventare una delle sue figure maschili dal passato tormentato. L'occasione si è presentata grazie a Il maestro giardiniere: dopo il passaggio a Venezia 2022, il film è dal 14 dicembre nelle sale italiane.
L'attore ha il ruolo di Narvel Roth, che lavora come giardiniere nella tenuta di Norma Haverhill (Sigourney Weaver). La donna gli chiede di insegnare i segreti del suo mestiere alla nipote, Maya (Quintessa Swindell), che è coinvolta in una pericolosa storia di droga.
Nella nostra intervista Joel Edgerton spiega perché è stato così bello lavorare con Schrader: "Volevo proprio fare un film con Paul perché sono rimasto molto colpito da First Reformed. Ovviamente tutto il suo percorso lo rende una persona interessante con cui lavorare. Ha raffinato la sua arte in modo da renderla eccellente. Ha esplorato particolarmente personaggi maschili tormentati da un passato violento e di sofferenza. Da cui non riescono a scappare completamente. Sono storie in cui un'esistenza tranquilla torna di nuovo nel caos."
Il maestro giardiniere: intervista a Joel Edgerton
All'inizio di Il maestro giardiniere (recensione qui), il personaggio di Edgerton dice che curare un giardino significa credere nel futuro. L'attore è d'accordo con questa idea ma: "Penso però che ci si debba anche assumere la responsabilità dei torti passati. Faranno sempre parte di noi. Nella mia vita mi è successo di pensare: se potessi cambiare la mia vita grazie a una macchina del tempo lo farei. Adesso mi guardo indietro e non cambierei nulla. Perché tutte le persone che ho conosciuto mi hanno reso chi sono oggi, mi hanno insegnato l'empatia."
Il maestro giardiniere, Paul Schrader trova finalmente la speranza
Di Schrader Edgerton ama molto il gusto per la provocazione, come sfida il pubblico: "Amo come Paul metta insieme idee opposte e trovi il modo di unirle. Come l'idea che un giardino sia una cosa bellissima ma, per essere bello, bisogna usare la violenza. Bisogna rivoltare la terra, estirpare e tagliare piante per far sì che fiorisca. Amo questa idea. Così come la differenza di età tra il mio personaggio e quello di Maya, che è così giovane, e quello di Norma, che è più grande. Si creano dei contrasti."