Vulcanico Giuseppe Battiston, più timido Stefano Fresi, ma la loro sinergia gli ha fruttato un doppio premio per la miglior interpretazione di due fratelli ne Il grande passo, opera seconda di Antonio Padovan mostrata in anteprima al Torino Film Festival 2019. Dopo lunghi ritardi, finalmente anche il pubblico italiano potrà godere della visione de Il grande passo, al cinema dal 20 agosto. Al centro della storia un giovane posato, che vive a Roma, ma viene chiamato a fare da tutore legale al fratellastro che ha quasi distrutto la proprietà del vicino nel tentativo di recarsi sulla luna a bordo di un razzo artigianale.
Fratelli (molto) diversi
Giuseppe Battiston e Stefano Fresi commentano la collaborazione che li ha accomunati nella stessa famiglia, anche se solo per finzione. "Ci siamo trovati bene, sul set c'era grande complicità ed è nata una bella amicizia" confessa Fresi. "Lavorare con Beppe era uno dei miei obiettivi, l'ho sempre stimato, essendo lui molto più grande di me. Lavorare su un progetto in cui dovevamo interpretare due fratelli è stato bellissimo, è stato tutto piuttosto naturale. soprattutto condividere il cibo. Spero che succeda ancora".
Giuseppe Battiston interviene scherzosamente ammettendo che "Stefano è disgustosamente positivo, ha un sorriso per tutti sul set, anche per quelli che non se lo meritano".
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Squadra che vince non si cambia
Come indica anche la recensione de Il grande passo, il film è la seconda collaborazione tra il regista Antonio Padovan e Giuseppe Battiston dopo Finché c'è prosecco c'è speranza. Spiegando questo ritorno, Battiston ammette che "le persone lavorano insieme a vari progetti perché si crea una comunione di gusto e voglia di raccontare storie. Il Prosecco, è stata un'esperienza molto bella ho dei ricordi davvero positivi. Non è escluso che torneremo a lavorare insieme per la terza volta. John Cassavetes lavorava sempre con lo stesso gruppo di attori, e così anche Carlo Mazzacurati e Silvio Soldini. Modo, questo, per scavare a fondo in certe storie e certi personaggi".