Un matrimonio, una villa sul Lago di Como, preti affamati e un confronto spassoso ma delicato. Dopo l'ottimo Odio l'Estate, frenato un po' dalla pandemia, Aldo, Giovanni e Giacomo sono tornati con il loro quattordicesimo film, Il Grande Giorno, che tra l'altro esce a venticinque anni esatti da Tre Uomini e una Gamba. A dirigere il film, l'occhio di Massimo Venier, che più di tutti ha saputo fotografare la comicità del Trio. La storia? Elio e Caterina stanno per sposarsi, ma di mezzo ci si mette l'ansia smodata e spendacciona dei rispettivi papà: Giacomo e Giovanni. Con loro, anche Aldo, il pasticcione fidanzato di Margherita, ossia l'ex moglie di Giovanni. Nel cast troviamo anche Antonella Attili, Elena Lietti e Lucia Mascino, oltre a Margherita Mannino, Giovanni Anzaldo, Pietro Ragusa, Francesco Brandi e Roberto Citran. Il Grande Giorno, come da tradizione, è targato Medusa, e lo stesso AD Giampaolo Letta spiega in conferenza stampa il valore del Trio, "Siamo contenti di riportare al cinema il nuovo film di Aldo, Giovanni e Giacomo, fanno parte della storia di Medusa. Abbiamo un po' d'ansia, ma comunque volevamo uscire a Natale. Una promessa che abbiamo mantenuto, credendoci".
Aldo, Giovanni e Giacomo in azione nel trailer del nuovo film di Natale, Il grande giorno
La video intervista ad Aldo, Giovanni e Giacomo
Come mai prima, ne Il Grande Giorno i ruoli comici di Giovanni e Giacomo sono invertiti, mentre Aldo resta il punto di rottura. Una scelta narrativa interessante, su cui scherza Giacomo nella nostra video intervista "I ruoli sono interscambiabili, ma nel film più che pignolo sono un economo, uno attento a spendere!". Tra le scene chiavi della pellicola, c'è un confronto tra i tre, e Giovanni ci dice che "Nei film siamo noi ma fino a un certo punto, ci confrontiamo ma mai con rancore come vedete in quella sequenza". Il Grande Giorno gioca poi sul significato di inizio e fine. Ma come vive il Trio il set di un loro film? "Come tutte le cose che iniziano, all'inizio c'è energia... Quando finisce oggi sei forse un po' contento, prima era un dispiacere perché non vedevi l'ora di costruire quel meccanismo", confida Giovanni. Stessa idea per Aldo Baglio: "Sì, c'è energia perché vuoi capire se riesci a mettere in moto quello che c'è scritto in sceneggiatura. Sei contento, ma alla fine sei anche contento che finisca..."
Aldo, Giovanni e Giacomo: il poster del nuovo film di Natale, Il grande giorno
"Tre Uomini e una Gamba oggi? Impossibile..."
Come detto, Il grande giorno cade nel venticinquesimo anniversario di Tre Uomini e Una Gamba, quel leggendario film che ha riscritto la parola cult nel vocabolario del cinema italiano. Un'opera dalla comicità unica, beffarda, stralunata, tutt'ora amata e citata. Ma oggi sarebbe possibile girare un film come Tre uomini e una gamba? Risponde Aldo: "Non lo so, i tempi storici sono importanti, ci portavamo dietro il pubblico di Mai dire Gol, del teatro, c'era un altro seguito e abbiamo portato gente al cinema grazie a quello che abbiamo seminato prima". Il pensiero lo conclude Giacomo, "Sì, le cose nate in un certo tempo sono legate a quel tempo lì. Oggi, forse, non farebbe lo stesso effetto".