È proprio vero, e citando il celebre programma Sky Sport, lo diciamo anche noi: "È sempre calciomercato". Così, indagando gli aspetti più nascosti del calcio tramite un'epopea famigliare, Tommaso Capolicchio, Giacomo Durzi, Filippo Kalomenidis, Marcello Olivieri e Andrea Cotti, su idea originale di Alessandro Roja e Riccardo Grandi, hanno scritto gli otto episodi de Il Grande Gioco, diretti da Fabio Resinaro e Nico Marzano e disponibili proprio su Sky e NOW dal 18 novembre.
Un ritmo altissimo, intrighi e il lato più pruriginoso dello sport più amato in Italia, che nella serie viene raccontato mettendo al centro il procuratore Corso Manni, interpretato da Francesco Montanari, che prova a rifarsi una carriera dopo essere stato incastrato. "Tutti gli aspetti oscuri sono affascinanti", dichiara l'attore durante la nostra video intervista, "perché poi non sai mai qual è la verità dietro le cose. Nella serie sono l'unico che sembra manovrare la situazione, nonostante sia sempre manovrato da altri".
Video intervista a Francesco Montanari, Elena Radonicich e Giancarlo Giannini
Sullo sfondo de Il Grande Gioco, naturalmente, le dinamiche esasperate del mercato calcistico. "Il calciomercato ha un ritmo esasperato, sembra Wall Street. Ci concentriamo in un momento specifico, quando tocca l'apice", prosegue Francesco Montanari. Nel cast della serie Sky anche Elena Radonicich, nel ruolo di Elena De Gregorio, moglie di Corso, e Giancarlo Giannini, che interpreta Dino De Gregorio, suo padre nonché CEO della ISG, una delle più attive aziende di procuratori.
Elena Radonicich, a proposito della serie, ha detto: "Il ritmo c'era fin dalla struttura iniziale. È strano recitare pensando all'effetto, e ti preoccupi solo di dare credibilità alle scene che poi portavano avanti la tensione. Ma è un lavoro collettivo". Stessa idea per Giancarlo Giannini: "Il ritmo è fondamentale, anche nella musica. In questa serie c'è una grande sinfonia. Il mio personaggio un po' doveva rompere questo ritmo. Ne Il Grande Gioco c'è molta tensione. Anche per me che non amo particolarmente il calcio".
Il Grande Gioco, la recensione: se il business del calcio diventa una serie thriller
Video intervista a Fabio Resinaro, Nico Marzano e Giacomo Durzi
Dietro lo show, la regia di Fabio Resinaro e Nico Marzano che ha dato vita alla scrittura firmata da Giacomo Durzi, dal taglio thriller e spionistico. "Il Grande Gioco è un dramma caricato da tensione narrativa. Può essere definito un thriller psicologico", dichiara l'head writer, "oggi il calcio è onnipresente, siamo costantemente sollecitati da questo sport. Abbiamo lavorato molto tra scene e alternanze dei personaggi, dando dinamismo maggiore. Dialoghi brevi, e una gestione del racconto che si mantenesse alta".
Un'adrenalina tenuta alta dell'occhio di Fabio Resinaro e Nico Marzano: "L'idea era spiare dal buco della serratura, questa è una serie che cerca un punto di vista che coglie i segreti del mondo del calcio", commenta Resinaro, "c'è il gioco, e c'è il meccanismo del calciomercato, e ci sono le vite di chi fa parte di questo mondo, raccontando motivazioni e spinte. La materia era densa, volevamo rispettare questa densità alternando realismo e punti cinematografici". Nella serie c'è un incrocio di segreti, tradimenti e svolte famigliari, che danno profondità al racconto. "Volevamo cercare i meccanismi che portano ai tradimenti, in mezzo ad un epopea famigliare" spiega Marzano, "tutti vogliono sapere i segreti dietro argomenti come il calcio o la politica, chiaramente romanzando poi tutto. Le scene del calciomercato le abbiamo impostate con approccio quasi giornalistico, aumentando la velocità del racconto. E poi gli attori hanno fatto il resto, ecco".
Il grande gioco: Francesco Montanari assediato dalla squadra di Sky Sport (VIDEO)