Per la seconda uscita della "collana" che il Far East Film di Udine, con il supporto della Ripley's Home Video, ha voluto dedicare al cinema di Johnny To, è stato scelto questo Yesterday Once More: film emblematico del rapporto che lega To ai ragazzi del Centro Espressioni Cinematografiche, principalmente per quei sei minuti di girato con cui il regista ha voluto omaggiare il festival e il capoluogo friulano.
Il film, una sophisticated comedy che ammicca ai classici di Ernst Lubitsch e Blake Edwards, non è, va detto subito, tra i migliori lavori di To: la narrazione segue per due terzi di pellicola un filo piuttosto esile, mentre i set e l'ambientazione non bastano a ricreare la brillante leggerezza dei modelli. To, però, sceglie a un certo punto la strada della contaminazione, ed è qui che il film trova una sua ragion d'essere: nell'ultima mezz'ora il melò si affaccia inaspettatamente nella pellicola, prima timidamente e poi in modo sempre più deciso, fino a un toccante finale, di rara bellezza. Una gemma tutta da scoprire in un film imperfetto, che resta comunque un tentativo interessante in una carriera costellata di opere straordinarie.
Tecnicamente il lavoro della RHV è decisamente buono. Il video si caratterizza per un'ottima resa cromatica e per una luminosità pressoché perfetta, mentre risultano del tutto assenti i difetti di compressione. Notevole in genere la nitidezza del quadro, nonostante qualche piccolo difetto di messa a fuoco in alcune sequenze (in particolare nei primi piani). Di buon livello anche l'audio, pulito e avvolgente, che si avvale di due tracce in cantonese rispettivamente in 5.1 e 2.0, con sottotitoli in italiano. Assente il doppiaggio italiano, ma non crediamo sia una mancanza così grave dato il tipo di pubblico a cui il DVD è rivolto.
Corposo e interessante il settore extra, con un trailer, un making of di circa un quarto d'ora (che comprende interviste al regista e ai due protagonisti Andy Lau e Sammi Cheng), un montaggio video dedicato al Far East, lo speciale Friuli Once More che mostra il lavoro della troupe sui set friulani, due interventi critici di Giorgio Placereani e Sergio Grmek Germani, e una serie di scatti fotografici realizzati da To nelle locations italiane. L'edizione consta inoltre di un piccolo booklet che contiene l'interessante articolo di Placereani L'altro set - Storia di un'amicizia, in cui è analizzato lo "storico" legame del regista con la città di Udine.