Il Natale occidentale, per chi non lo sente in maniera davvero religiosa, richiama solamente regali e una sfrenata rincorsa ai consumi tra luci e luminarie che sanno tanto di felicità apparente. In Tornando a casa per Natale, film del norvegese Bent Hamer tratto da una selezione di racconti brevi del norvegese Levi Henriksen, non c'è nulla di tutto questo. Siamo di fronte invece a un intreccio piccole storie dolenti, spicchi di poesia che si calano nella notte di Natale. Ci sono speranze ma anche nostalgie, vita ma anche morte, realtà e sogni infranti. Tante le storie di Tornando a casa per Natale: un uomo che si traveste da Babbo Natale per rivedere i figli senza essere riconosciuto, un vecchio asso del calcio diventato barbone e alcolizzato, una donna convinta che l'amante sposato lascerà finalmente la moglie, uno studente che mente sulla sua religone per stare con la compagna di classe musulmana, una coppia che fa nascere il proprio bambino in un cottage isolato e senza acqua.
Una fiaba moderna in cui spiccano soprattutto malinconia e solitudine, amplificate dalla festività del Natale. Quello di Bent Hamer è però un film che praticamente nessuno ha visto nelle sale, e che proprio per questo merita di essere riscoperto grazie al DVD targato CG Homevideo, un'edizione di buon livello tecnico anche se praticamente priva di extra.
La parte migliore è sicuramente un video nitido e pulitissimo, senza il minimo accenno di grana o rumore, che si avvale anche della brevità del film per una compressione praticamente invisibile. Il croma è buono e anche il dettaglio, pur nei limiti del DVD, non delude con una definizione più che discreta. Ma la cosa migliore, come detto, è la compattezza di un quadro che non vacilla nemmeno nei momenti più difficili, come le scene al buio, mostrando anzi una buona compattezza dei neri.Il film non propone cose mirabolanti sul piano audio, ma il reparto (presente con le tracce multicanali italiana e originale), fa il suo dovere proponendo un discreto accompagnamento ambientale alla scena, dialoghi chiari e puliti, ma anche una spazialità apprezzabile quando la scena lo richiede, come nel brusco passaggio dal prologo alle vicende del paesino norvegese. Peccato invece per gli extra (è presente infatti solamente il trailer), anche se è comprensibile che per un piccolo film norvegese sia difficile fare molto di più.