La battaglia di Stalingrado e la dura controffensiva russa vista dalla parte dei tedeschi: l'annientamento della VI armata, la disfatta della divisione rumena, i tanti dubbi sull'adesione all'ideologia nazista, le indecisioni, la progressiva presa di coscienza dell'assurdità della guerra da parte di un manipolo di soldati nazisti mandati al macello dalla follia di Hitler. Tutto questo è Stalingrado, film del 1959 di Frank Wisbar, in pratica un diario della battaglia molto toccante e di grande interesse, con sequenze spettacolari ed episodi incredibili, che in mezzo ad immagini di guerra dà molto spazio (anzi, alla fine è l'aspetto rilevante) agli aspetti umani e privati della vicenda. Wisbar integra il girato con filmati d'archivio, tiene sempre alti ritmo e tensione e si avvale di un cast composto da Joachim Hansen, Ernst Wilhelm Borchert, Wolfgang Preiss, Carl Lange, Horst Frank, Peter Carsten e Richard Münch.
Stalingrado è una condanna della guerra incisiva e amarissima, con un finale che in una sola frase risuona tragico quanto tutta la vicenda, quella del Fuhrer che chiude con: 'Era soltanto un'armata, ne metteremo in piedi un'altra'.
Il video è la nota migliore: il quadro è di buona fattura, sempre solido e compatto, discretamente definito per un film di oltre cinquant'anni fa. Bella e variegata la scala di grigi e pellicola di sorprendente pulizia, a parte ovviamente i filmati di repertorio che sono pieni di righe verticali, segni e graffi.
La traccia audio italiana (è presente anche quella originale tedesca) fa sicuramente il suo dovere. Anche se ristretto al solo diffusore centrale, tutti i dialoghi ma anche i rumori della guerra risuonano chiari e precisi e senza sbavature, pur peccando ovviamente in dinamica e spazialità.
Per quanto riguarda gli extra, troviamo i trailer e una galleria fotografica: anche se era comprensibilmente difficile trovare altro materiale, qualcosa in più si poteva fare.