Se Boris è stato (e anche se con qualche incertezza, continua a essere) l'unica serie italiana capace di far ridere della nostra realtà sociale e cinematografica e di raccontarla con arguzia e spirito dissacrante, Romanzo criminale - La serie è stata la rivoluzione. La luce verrebbe da dire, rischiando l'iperbole ampollosa. Se la serie prodotta da Sky aprirà un percorso in Italia verso la qualità e i temi meno edulcorati lo vedremo; di certo è stata la dimostrazione (molto più degli altri interessanti esperimenti di Quo Vadis, Baby? e Non pensarci - La serie) che anche da noi è possibile produrre e realizzare un prodotto televisivo scritto diretto e interpretato su standard internazionali, con una confezione e un montaggio ineccepibile. Merito anche del bellissimo libro di Giancarlo de Cataldo, capace di restituire all'immaginario italiano un momento storico violento e controverso senza perdere mai di vista un'epica della criminalità necessaria al racconto cinematografico. La serie diretta da Stefano Sollima, nobilmente debitrice al poliziesco italiano degli anni '70 e capace di una sorprendente direzione degli attori, si svincola dall'agiografia semplicistica che caratterizzava il pur discreto film di Michele Placido, per sporcarsi le mani con le malefatte della Banda della Magliana e le derive politiche più oscure dell'Italia del tempo, non rinunciando al tratteggio profondo delle storie personali.
Il cofanetto DVD a quattro dischi, distribuito da Fox è impeccabile per resa tecnica e confezione, fornendo la giusta cornice qualitativa alla serie. La bella e lavorata fotografia di Paolo Carnera risulta molto valorizzata dal lavoro eseguito e il video mostra sempre un croma molto brillante. Anche il livello di dettaglio è più che soddisfacente per i canoni del DVD. Ben eseguito anche il lavoro sull'audio, dove i dialoghi spiccano per pulizia e rotondità. Non particolarmente utilizzati i canali posteriori, ma gli inserti soddisfano per apertura e profondità.
Discreti gli extra, stipati nei dischi tre e quattro. Il disco tre presenta Il mito della banda un breve speciale che rievoca l'alone mitico del gruppo criminale. Seguono degli approfondimenti su tutti i personaggi, un contributo dedicato a Roma e alla sua centralità narrativa e scenografica. Tra fiction e realtà invece approfondisce il legame con i fatti realmente accaduti, come il terrorismo, la massoneria, le stragi, la mafia e i servizi segreti deviati. Gustosi i dossier sui personaggi presenti nel disco quattro: un minuto a testa in cui si raccontano i momenti principali dei protagonisti con un montaggio molto accattivante. Presente infine anche un trailer della seconda stagione, sulla quale già si manifestano grandi aspettative.