L'ultimo film della carriera di Sam Peckinpah, incentrato su una spy-story amara e sull'onnipotenza dei mass-media nella società contemporanea, approda in Dvd con una Collector's Edition a due dischi sicuramente sufficiente sul piano tecnico, con alcune belle sorprese per quanto riguarda i contenuti speciali.
Il video, un formato 1.85:1 in anamorfico, porta un po' i segni del tempo: va infatti detto subito che il quadro è molto rumoroso, con una quantità di grana piuttosto evidente che diventa particolarmente fastidiosa sui fondali a tinta uniforme o nelle scene caratterizzate da cali di luminosità. Un vero peccato, perché per il resto il croma tiene bene come vivacità e anche la definizione è tutto sommato sufficiente, soprattutto sui primi piani. Da rilevare anche qualche graffio di troppo, in un contesto che comunque merita la sufficienza.
Più o meno lo stesso discorso si può fare per l'audio, un 2.0 che non riesce a restituire una scena dettagliata e dinamica, ma solamente una riproduzione del centrale abbastanza pulita, anche se dai caratteristici toni un po' metallici. Qualche volta la scena sonora appare un po' confusa, ma gravi difetti non ce ne sono e anche in questo setotre la sufficienza è raggiunta.
Dove l'edizione fa un salto di qualità, però, è nel reparto degli extra, davvero particolari e di grande valore. Sul primo disco troviamo solo il trailer, mentre sul secondo disco c'è il director's cut del film di Peckinpah, con circa 13 minuti in più di girato: sia ben chiaro, ci troviamo di fronte a condizioni video davvero pessime, con immagini piene di seghettamenti e con colori e luminosità visibilmente alterati.
Ma si tratta di una vera chicca, che vale proprio come documento storico, quindi si deve giocoforza passare oltre al quadro deteriorato. Inoltre l'audio, in questa versione, è solo in inglese con sottotitoli in italiano. Ma va detto che tutte le parti aggiunte sono introdotte da un breve e prezioso testo di spiegazione. Troviamo poi un bellissimo documentario (con audio anche in italiano) curato da Umberto Berlenghi e Michelangelo Dalto, in pratica un ritratto di Peckinpah che dura ben un'ora e venti minuti, con tantissime testimonianze da parte di familiari, colleghi e addetti ai lavori, che sviscerano la particolare personalità del grande regista.