Gioventù bruciata in salsa toscana, il malessere giovanile di chi è a caccia di sballi e nuove sensazioni, magari sempre più pericolose. Una ricerca che porta anche uno studente all'apparenza tranquillo, a procurare gli sballi gli altri e a fare di nascosto il pusher. E' questo il nocciolo di Non c'è tempo per gli eroi, primo lungometraggio diretto da Andrea Mugnaini, impegnato anche nelle vesti di ideatore e produttore insieme a Lorenzo Ferrara.
Il giovane regista fiorentino, già vincitore nel 2007 del concorso "Young Directors Project" indetto da Ciak, Mini e Studio Universal, racconta un fenomeno sociale reale, non a caso ideato e progettato dopo aver sentito parecchie testimonianze sul campo.
Il protagonista della vicenda è Vieri (interpretato da Paolo Bernardini), che conduce la classica doppia vita: per la sua famiglia se la cavicchia con gli esami ed è vicino alla laurea in economia, in realtà smercia droga e grazie a questo si concede auto di lusso e serate dedicate a ogni tipo di vizio. Una mossa sbagliata lo metterà però in guai seri, ma anche sulla strada di un possibile riscatto. Nel cast, oltre a Paolo Bernardini, anche Desiree Noferini, Linda Collini, Vittorio Vatteroni e Amerigo Fontani.
Il film però, nonostante l'argomento tutt'altro che banale, è un po' deboluccio, risultando un po' piatto e senza particolare personalità. Difetti ancora perdonabili a un'opera prima, perché Andrea Mugnaini dimostra comunque di avere qualche buona carta da giocare, anche se stavolta è penalizzato anche da interpretazioni non sempre convincenti, a parte quella del protagonista.
Il video infatti è davvero molto buono per il risicato budget: il quadro è sempre pulitissimo e soprattutto molto compatto, con assenza di rumore video anche nei momenti potenzialmente più critici. Da registrare solo qualche leggerissima flessione su alcuni fondali, ma anche la definizione soddisfa in pieno la visione e risulta al di sopra delle attese.
L'audio presente è solamente in dolby digital 2.0, ma questo non penalizza un film basto soprattutto su dialoghi e musiche. Anzi la traccia è buona e vivace, con una discreta apertura sull'asse anteriore e dialoghi sempre puliti. Buona anche la riproduzione della colonna sonora.
Decisamente positivo, considerato il tipo di prodotto, anche il reparto extra. Oltre al trailer e a una galleria fotografica, troviamo infatti un backstage di 8 minuti con riprese dal set, e soprattutto il bel corto Stagione di caccia (10 minuti), con il quale lo stesso regista Andrea Mugnaini ha vinto nel 2008 del Premio F.I.C.E. in occasione del Trevigiano International Short Film Festival.