Affrontare un dramma contemporaneo come l'immigrazione con leggerezza e ironia: è stato questo il segreto con cui Uberto Pasolini, produttore indipendente italiano al lungometraggio d'esordio, ha favorevolmente impressionato all'ultimo Festival di Venezia. Con il suo Machan - la vera storia di una falsa squadra, tratto fra l'altro da una storia vera, il regista ha anche vinto il premio delle Giornate degli autori. Le vicende di un gruppo di ragazzi cingalesi che pur di ottenere il visto per la Germania si inventano giocatori di una fantomatica nazionale di pallamano dello Sri Lanka, ha colpito nel segno.
Adesso il film approda in DVD con una discreta edizione Dolmen, che se lascia un po' a desiderare riguardo al video, soddisfa invece dal punto di vista dell'audio e del reparto extra. Purtroppo, come accennato, il quadro visivo non è dei migliori. Le immagini sono caratterizzate da una notevole grana, che mista a un insistente rumore video dà vita a un quadro poco compatto, nel quale si crea qualche spiacevole effetto scia. Inoltre, oltre al croma poco brillante (ma questo può essere dovuto anche a scelte fotografiche), va registrata una definizione piuttosto modesta, che soprattutto nelle scene poco luminose dà vita a un quadro confuso e poco dettagliato. Le immagini per il resto comunque sono abbastanza pulite, e almeno negli esterni più luminosi trovano un certo respiro.
Decisamente migliore il reparto audio, che oltre a quella originale si avvale di una traccia italiana multicanale ben riuscita. Non che il film offra molto sotto questo aspetto, ma la riproduzione di dialoghi e musica è buona, equilibrata e dotata di una discreta dinamica, e anche l'ambientazione è ben curata e sorprende per la spazialità del fronte anteriore.
Piacevoli e interessanti i contenuti extra. C'è innanzitutto una bella intervista a Uberto Pasolini di circa 25 minuti (corredata da riprese sul set), che spiega come è nata l'idea del film, la sua genesi, la lavorazione e tutto il viaggio che ha portato all'opera finale. Seguono poi quasi venti minuti di scene tagliate, per chiudere con un brevissimo making of di riprese dal set.