La seconda volta non si scorda mai è una commedia sentimentale e leggera, in gran parte giocata sulla napoletanità del protagonista, Alessandro Siani, che duetta con l'amata di turno, Elisabetta Canalis. Il film di Francesco Ranieri Martinotti (che aveva diretto Siani già in Ti lascio perché ti amo troppo), approda in DVD con un'edizione Dolmen validissima sul piano tecnico, ma piuttosto povera di contenuti speciali.
Il video è la parte migliore dell'edizione: croma vivo, quadro limpido e pulito, compattezza di fondo che viene scalfita solo in rarissime occasioni da un leggero rumore video, sempre comunque molto contenuto. Da apprezzare come l'encoder abbia digerito in modo egregio anche particolari a volte ostici come i fondali a tinte uniformi (quasi perfetto il bianco della casa della festa nelle prime scene, così come tiene bene anche il rosso scuro della cucina nella prima conversazione fra Siani e Canalis). Ottima la definizione sui primi piani, un po' meno sui campi lunghi, dove incisività e cura per il dettaglio vengono un po' a scemare, togliendo smalto alla complessità del quadro. Piccoli difetti in un contesto che resta di buonissimo livello.
Per quanto riguarda l'audio, la traccia multicanale italiana (ne troviamo anche una stereo piuttosto inutile) fa in modo dignitoso il suo dovere. La seconda volta non si scorda mai resta un film tutto giocato sui dialoghi, c'è poco da riprodurre anche dal punto di vita ambientale, e il compito del centrale sui parlati è svolto in maniera perfetta. La bontà del reparto audio la si può apprezzare soprattutto nelle belle musiche di Pino Daniele, che coinvolgono nella scena anche gli altri diffusori, consentendo un'ottima apertura del fronte anteriore ma anche un certo brio all'asse posteriore. Quindi, per il tipo di film, compito riuscito in maniera soddisfacente.Sottotono invece il reparto dedicato agli extra. Oltre al trailer e a quattro brevissimi spot pubblicitari del film, infatti, c'è solo un'intervista-conversazione con Siani e la Canalis, di circa dodici minuti. Sicuramente divertente, ma non basta per raggiungere la sufficienza del reparto.