Prodotto nel 2006 e uscito in sala appena nel 2008, ci è voluto ancora qualche anno perché Jimmy della Collina approdasse anche in homevideo e potesse finalmente farsi conoscere. Merito di questo DVD della CG Homevideo se la plupremiata opera seconda del giovane regista Enrico Pau (il primo film era Pesi leggeri) può adesso essere riscoperta come merita.
Jimmy della Collina, tratto da un romanzo di Massimo Carlotto, è un film duro, che non fa sconti, e che mette al centro della vicenda Jimmy, un ragazzo diciassettenne sardo difficile e problematico, che si rifiuta di vivere la sua esistenza a lavorare in raffineria come il padre e il fratello. Ha altre ambizioni, la sua indole è quella del ribelle e vorrebbe partire per il Messico, ma per cercare alternative a un futuro senza prospettive si mette nei guai: tenta una rapina e finisce prima in un carcere minorile, poi in una comunità di recupero. Jimmy inizierà una dura lotta con se stesso, diviso tra il cercare un riscatto oppure rassegnarsi a una progressiva autodistruzione.
In mezzo a tanti attori non professionisti, il protagonista è ben intepretato da Nicola Adamo, ma è da apprezzare anche la bella prova di Valentina Carnelutti. Enrico Pau ha un bel modo di girare, intenso e vicino ai personaggi, anche se il messaggio importante e impegnato è un po' svilito a tratti da una sceneggiatura che a volte incappa in qualche svarione.Per quanto riguarda il DVD, l'edizione è discreta. Il video risente ovviamente dei mezzi a disposizione ma riesce a rispecchiare degnamente il senso di oppressione vissuto dal protagonista. Il quadro è abbastanza rumoroso e granuloso, a volte nei movimenti di macchina c'è qualche problemimo di compresisone, ma per il resto la perfetta pulizia e il croma ben equilibrato fanno apprezzare una visione che non presenta grossi difetti.
Stesso discorso per l'audio, una semplice traccia stereo che però fa il suo dovere, restituendo pochi effetti d'ambienza ma dialoghi sempre chiari e precisi.
Era difficile aspettarsi qualche extra da un prodotto di questo tipo, e invece oltre al trailer c'è anche una breve intervista di qualche minuto al regista Enrico Pau: è poco, ma lo sforzo va certamente apprezzato.