Se ci si ferma per un riassunto mentale dei film usciti nel 2009, difficile non pensare a I Love Radio Rock come una delle migliori commedie prodotte. Penalizzato un pò da una timida uscita estiva, il film di Richard Curtis sul periodo d'oro delle radio pirate inglesi calibra perfettamente goliardia seventies, musica e ironia tipicamente british in due ore abbondanti tenute su da un montaggio di grande dinamismo e da ovviamente musiche di grande impatto. L'aspetto civile-politico poi è tutto affidato a siparietti grotteschi che ne stemperano l'eventuale seriosità, inutile in un film di tale impianto, volutamente ottimista. Ora in home video, il film se la se la vede con i calibri pesanti natalizi, ma il DVD edito da Universal si difende bene, anche sotto il profilo tecnico e farà breccia a lungo termine.
Il video non soffre particolarmente la compressione necessaria a stipare su un singolo disco minuti 130 minuti di film e gli extra. Il quadro è più che discreto e il rumore video decisamente contenuto entro i limiti di un DVD, anche nelle scene più buie. Molto ben curato il croma che restituisce bene la natura "colorata" del film. Buone notizie anche per ciò che riguarda l'audio dotato di un ottimo dinamismo in tute le situazioni, specialmente nell'ultima parte del film, quando l'incidente alla barca richiede un uso maggiore del subwoofer e dei posteriori. Grande rilievo ovviamente per le musiche, pulito il canale dedicato ai dialoghi, che conta solo un paio di sbavature sui livelli a metà del film.
Esile il comparto extra costruito sostanzialmente sui commenti audio e su una serie di scene tagliate molto divertenti, presentate da Richard Curtis. Numerose di queste sono davvero buone, ma come il regista stesso ammette erano sacrificabili perchè slegabili dal contesto, specie in un film di tale lunghezza. La mancanza di altri contributi, specie relativi al periodo raccontato, lascia un pò l'amaro in bocca, anche se l'inserimento di ulteriori extra avrebbe sicuramente richiesto un'edizione a doppio disco per non imporre un bit-rate troppo basso al film.