A volte le uscite homevideo sono davvero preziose e servono per recuperare film che, per vari motivi, erano passati nelle sale senza praticamente lasciare traccia, o quantomeno non erano saliti alla ribalta come meritavano. E' il caso di La vera leggenda di Tony Vilar, finalmente adesso disponibile in DVD grazie a una buona edizione targata Minerva Video.
Il film di Giuseppe Gagliardi, presentato nel 2006 nella sezione Extra della Festa Internazionale del Cinema di Roma, forse ai più dirà poco. Eppure si tratta di un esperimento molto valido su un genere fino ad allora mai o quasi praticato in Italia, quello del mockumentary, ovvero un falso documentario. Lo spunto reale riguarda il dimenticatoio in cui era finito da anni Tony Vilar: con questo pseudonimo, l'emigrante calabrese Antonio Ragusa aveva furoreggiato negli anni Cinquanta e Sessanta in Argentina come cantante melodico ottenendo un grande successo. Poi all'improvviso, non se ne seppe più nulla.
Da qui parte il road-movie di un musicista suo lontano parente (interpretato da Peppe Voltarelli, che ha scritto il film assieme a Gagliardi) che va alla ricerca dell'idolo perduto: prima in Argentina, poi a New York, tra i coloriti personaggi della Little Italy, dove scoprirà che adesso Antonio Ragusa vende auto usate. E soprattutto che aveva mollato la carriera perché un fan gli aveva strappato il parrucchino che nascondeva la sua calvizie.
Giuseppe Gagliardi (autore fra l'altro del recente Tatanka) riesce a confezionare il tutto mixando ironia e nostalgia, viaggiando con abilità sul confine tra realtà e finzione, finendo per riflettere anche sulla vita degli emigranti italiani in America. Il tutto con buona tecnica e uno stile colorato, dando ampio spazio all'insistente e trascinante colonna sonora delle canzoni di Tony Vilar, e inframezzandole con un paio di gustosissimi videoclip musicali con protagonisti lo stesso Peppe Voltarelli e Roy Paci.
Il DVD si rivela sufficiente sul piano tecnico e dotato di una ricca e sorprendente dotazione di extra.Va detto che il quadro visivo non è dei più esaltanti, ma alla fine riesce a strappare una risacata sufficienza. Non bisogna allarmarsi durante le primissime immagini, scure, rumorosissime e piene zeppe di grana. Il quadro, pur non diventando certo di buona qualità, migliora già subito dopo, anche se restano in evidenza una scarsa definizione, un notevole rumore video e molte scalettature soprattutto sui piani lunghi. A risollevare il quadro ci pensa un croma davvero brillante e vivace, che riesce a dare il giusto risalto alla fotografia dai colori saturi che caratterizza il film.
L'audio in stereo fa la sua dignitosa parte: la voce narrante risuona un po' metallica, le canzoni non brillano per corposità e dinamica, ma dialoghi e conversazioni restano sempre chiari e comprensibili anche nel traffico caotico e col sottofondo musicale, quindi sotto questo aspetto l'ascolto scorre via senza particolari problemi.
Molto valida la sezione dei contenuti speciali, soprattutto per un film di questo tipo. Si parte con una featurette di 7 minuti denominata appunti di viaggio, che tratta dell'idea del film e del personaggio di Antonio Aiello, che ha aperto una marea di pizzerie a Little Italy. Via libera poi alle interviste: 11 minuti per il regista Giuseppe Gagliardi, 13 minuti per l'attore e cosceneggiatore Peppe Voltarelli, 16 minuti per altri membri del cast e della troupe. A chiusura una galleria fotografica.