Con con Amore, Bugie e Calcetto e Oggi sposi, Luca Lucini aveva già dimostrato di essere particolarmente attratto dalla commedia degli equivoci, sui quali erano basate le sue storie sentimentali. Un percorso portato coerentemente avanti anche con La donna della mia vita, nel quale i protagonisti sono due fratelli molto diversi fra loro: tanto insicuro e sensibile l'uno, quanto brillante e impenitente donnaiolo l'altro. Il tutto sotto il coperchio di una madre che tende a controllare troppo un po' tutto. Fino a che uno dei due fratelli scopre che la nuova fidanzata dell'altro è stata una delle sue storie più importanti avute in precedenza. Cosa che farà scoprire a ciascuno aspetti nascosti della propria anima.
Tratto da un soggetto di Cristina Comencini, La donna della mia vita si avvale di interpretazione fresche come quelle di Alessandro Gassman e Luca Argentero, mentre l'esperienza ce la mettono Stefania Sandrelli e il sempre bravo Giorgio Colangeli. Un film forse a tratti poco incisivo e troppo superficiale, ma con risvolti dolceamari non banali sugli effetti dei pregiudizi caratteriali.
Ora è possibile rivedere La donna della mia vita in DVD con un'edizione Universal discreta sul piano tecnico ma un po' scarna riguardo agli extra.Il video è soddisfacente, anche se non esente da difetti. Il quadro è pulitissimo e abbastanza compatto, con un croma vivo e variegato, però bisogna anche fare i conti con qualche scena caratterizzata da un rumore video troppo evidente, come ad esempio gli interni del museo con i fondali un po' instabili. Non ci sono altri grossi difetti, se non una definizione sempre piuttosto morbida e senza acuti, che lascia la scena un po' piatta.
L'audio fa in pieno il suo dovere in un film in cui il reparto non viene mai davvero chiamato in causa. Quasi tutto è basato su dialoghi tranquilli e qualche accompagnamento musicale: il tutto risuona chiaro e pulito, con una discreta attenzione per l'ambienza.
Per quanto riguarda i contenuti speciali, troviamo un backstage con interviste e riprese dal set di 15 minuti, 5 minuti di papere, una galleria fotografica e il trailer. Una risicata sufficienza, ma si poteva fare di più.