Napoli e i suoi quartieri difficili, i drammi nei vicoli, le contraddizioni della sua gioventù. Antonio Capuano, già autore di Pianese Nunzio, sa bene di cosa parla, lo ha già dimostrato in altre occasioni. E anche stavolta con L'amore buio, presentato alle Giornate degli autori a Venezia 2010 e adesso in arrivo in home-video con un DVD targato Fandango, punta dritto al cuore del problema mettendo in contatto due anime in pena ma anche due mondi opposti della città partenopea: il sedicenne Ciro, che assieme agli amici del quartiere dopo una giornata di svaghi violenta Irene, e la stessa ragazza, una coetanea della Napoli bene ferita nell'anima dallo stupro. Ciro si pente il giorno dopo, confessa tutto (anche i nomi dei compagni) e viene trasferito nell'istituto penitenziario minorile dell'isola di Nisida. Dal carcere, cercherà attraverso la scrittura un contatto con Irene, dagli esiti sorprendenti.
Capuano si affida a Irene de Angelis e Gabriele Agrio per i ruoli da protagonisti, ma li circonda da attori esperti come Valeria Golino (imbruttita per l'occasione), Luisa Ranieri, Fabrizio Gifuni e Corso Salani, qui alla sua ultima apparizione prima della scomparsa a soli 49 anni.
Le buone notizie partono dal video: il quadro si presenta quasi sempre pulito e soprattutto compatto, anche in occasioni particolarmente critiche come le riprese subacquee. Ben gestiti anche momenti difficili come alcuni particolari giochi di luce (i momenti prima dello stupro) che non danno vita a nessun artefatto. Qualche lieve cedimento si registra solamente negli interni del carcere, dove a volte l'immagine diventa pastosa e troppo morbida, ma per il resto il video offre una resa del dettaglio buona e per certi versi sorprendente, soprattutto sui primi piani. Un discorso particolare lo merita il croma, che seppur particolarmente carico anche per scelte stilistiche, non dà mai origine a problemi.
Buone notizie anche per quanto riguarda l'audio, una traccia multicanale che si fa apprezzare fin dalle prime battute sulla riva del mare, dove si viene circondati da un sacco di effetti che rivelano un'ottima cura per l'ambienza. Anche se il film è in gran parte basato su dialoghi, nelle poche occasioni in cui la scena lo richiede tutti i diffusori si mettono in azione (la scena dei motorini all'inseguimento oppure quella della pioggia) e anche la profondità dei bassi è incisiva, come dimostra l'improvviso tuono durante il temporale.
Lodevole lo sforzo fatto nel reparto dei contenuti speciali, che anche se non particolarmente ricco è molto interessante e si merita comunque un'ampia sufficienza. Troviamo infatti un'interessante intervista di circa un quarto d'ora ad Antonio Capuano di Silvio Perrella, poi 13 minuti circa di scene tagliate e infine il trailer.