Il DVD de Il gemello

Edizione homevideo più che sufficiente per il documentario che Vincenzo Marra ha girato nel carcere di Secondigliano

La quotidianità del carcere
Presentato alle Giornate degli autori di Venezia 2012, Il gemello è uno spaccato efficace di vita reale quotidiana in carcere, quella routine scandita dalle problematiche della vita in comune in celle strette e brevi passeggiate in cortile. Per riuscire nell'intento con il suo documentario, Vincenzo Marra ha scelto il carcere di Secondigliano seguendo da vicino le vite di tre personaggi: Raffaele Costigliola, uno di tre fratelli gemelli (da qui il titolo del film), che ha appena 29 anni ma già da quando ne aveva 15 vive in carcere, dove lavora nella raccolta differenziata dei rifiuti per mantenere la famiglia a casa; Gennaro, il suo compagno di cella; e infine Domenico Manzi, il cordiale capo delle guardie carcerarie con il quale ogni detenuto può dialogare e affrontare i problemi legati alla detenzione. Efficace il modo col quale Vincenzo Marra segue da vicino i protagonisti con la sua cinepresa, negli angusti spazi a cui la vita detentiva costringe i protagonisti.

Un video discreto per scavare negli angusti spazi delle celle
Adesso è possibile scoprire Il gemello in homevideo grazie al DVD sfornato nell'ambito di Popoli Doc, collana interamente dedicata al cinema documentario curata da CG Home Video e dal Festival dei Popoli. Un'edizione scarna ma ampiamente sufficiente per apprezzare il documentario di Marra. Il video è discreto: paga ovviamente i metodi del girato e gli spazi stretti delle riprese, con definizione non al top e parecchi fenomeni di aliasing sui contorni delle figure in secondo piano, ma il quadro non ha mai eccessive flessioni e la visione resta piacevole grazie a una certa compattezza generale e a un dettaglio che nei primi piani è addirittura buono. Il croma tenue e non certo brillante è perfettamente aderente agli ambienti del film. Insomma pur con molti difetti, comprensibili anche alla luce del fatto che si gira quasi tutto in interni, il video è sicuramente promosso.

Audio sufficiente, extra solo testuali
Fa la sua parte dignitosa l'audio, un semplice dolby digital 2.0 sufficiente comunque a riprodurre la vita del carcere. La scena è piuttosto chiusa sul fronte anteriore e l'ambienza è priva di spazialità, ma l'ascolto corretto e le musiche che ogni tanto si sentono dalle radio risuonano corpose e senza sbavature. I dialoghi sono quasi sempre in napoletano molto stretto, ma i sottotitoli sono puntuali ed efficaci per seguire la vicenda.
Non è presente nessun extra, se non un contributo testuale di approfondimento curato da Pinangelo Marino del Festival dei Popoli, presente all'interno della cover.

Per questa recensione la redazione di Movieplayer.it ha utilizzato TV Philips 55PFL8007K e la SoundBar Home Theater Philips HTS 9140 con Ambisound e lettore Blu-Ray 3D