Era il 6 maggio del 1999 quando per la prima volta Il Commissario Montalbano, nato dalla penna dello scrittore siciliano Andrea Camilleri, approdò per la prima volta in tv. Per festeggiare il ventennale sul piccolo schermo di uno dei personaggi più amati della letteratura contemporanea e della fiction made in Italy su Rai 1 andranno in onda l'11 e il 18 febbraio su Rai 1 due nuovi episodi dell'epopea del Commissario: L'altro capo del filo e Un diario del '43. Film tv che vedranno ancora una volta Luca Zingaretti nelle vesti di Salvo Montalbano e che sono rispettivamente tratti dal romanzo omonimo di Camilleri e dai racconti dello scrittore siciliano dal titolo Un diario del '43 e Being here.
In particolare l'episodio dal titolo L'altro capo del filo è ambientato in Friuli Venezia-Giulia, dove Salvo Montalbano si trova, con la futura moglie Livia (Sonia Bergamasco), per il rinnovo della promessa di matrimonio di due amici. Evento che porterà il protagonista a farsi alcune domande sulle imminenti nozze della compagna. Nel frattempo però in Sicilia viene uccisa una giovane donna di nome Elena (Elena Radonicich) e la sua morte sembra collegata ai numerosi sbarchi di migranti in corso a Vigata. L'altro capo del filo, inoltre, vuole essere anche un omaggio a Marcello Perracchio che in Il Commissario Montalbano interpretava il dottor Pasquano, medico legale le cui consulenze spesse volte sono state fondamentali per le indagini. Per quanto riguarda Un diario del '43, nel mini tv movie Salvo Montalbano entrerà in possesso di un diario scritto durante la Seconda Guerra Mondiale da un siciliano emigrato in America, che racconta di un attentato contro gli americani sbarcati in Sicilia su cui il Commissario dovrà indagare.
Vent'anni e non sentirli
"I due nuovi film de Il Commissario Montalbano ci hanno portato a quota 34 e durante questi vent'anni l'apprezzamento per Montalbano è stato in continuo crescendo per un totale di 1 miliardo 179 milioni 869 mila spettatori italiani": con queste parole, dopo il taglio della torta per il "compleanno televisivo" di Montalbano il direttore di Rai Fiction Eleonora Andreatta ha esordito nella conferenza stampa di presentazione dei due inediti mini film.
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Il grande successo di Montalbano, ha sottolineato il produttore Carlo Degli Esposti, è stato totalmente inaspettato: "24 anni fa, quando abbiamo iniziato a leggere i primi romanzi di Camilleri, con tutto l'affetto, nessuno di noi avrebbe immaginato che Montalbano sarebbe rimasto costante in tv e in libreria per i successivi anni. Sono fiero di aver illuminato la Sicilia con questi film" ha continuato il produttore "prodotti che ci hanno anche permesso di trovare una miniera di attori che attraverso Montalbano sono riusciti a farsi conoscere. Vado orgoglioso del senso della giustizia di Montalbano che ha sempre dato un grande esempio. Vado fiero del fatto che la lingua siciliana sia riuscita a diventare una lingua mondiale, appassionando milioni di spettatori".
Il tema dei migranti tra polemiche e scene forti
Inoltre Montalbano con le sue avventure ha sempre toccato temi di scottante attualità e, stavolta, sia in L'altro capo del filo che in Un diario del '43 viene toccato (e nel primo in maniera molto diretta) il discusso tema del flusso dei migranti, e questo ha già sollevato qualche polemica. D'altronde, ha dichiarato Tinni Andreatta, "letteratura, tv e cinema sono figli della contemporaneità; questi due nuovi episodi sono legati a concetti come pietas e giustizia. Una delle scene più forti che vedrete è quella in cui Montalbano raccoglie un corpo in mare; è una scena, insieme, attuale e antica".
Il Commissario di tutti
Ma perché Montalbano è così amato? A rispondere a questo quesito ci ha pensato lo sceneggiatore Francesco Bruni: "è tutto di un pezzo, ma capace di prendere anche decisioni contraddittorie: ha una morale forte, ma sa cambiare idea". E anche alla Sicilia, vera protagonista delle avventure di Montalbano, si deve il successo dello show come ha giustamente sottolineato lo stesso Luca Zingaretti: "è una terra di cui si soffre la mancanza, è una terra che ti accoglie, ti avvolge, ti vizia".
In più la capacità di evolvere di Salvo Montalbano è al centro della sua longevità, come ha sottolineato il suo interprete Zingaretti: "in questi anni sono cambiato, Montalbano è cambiato: tutti cambiano in 20 anni e sicuramente sarei un uomo diverso se non avessi questa avventura ventennale sulle spalle. Se non avessi accettato questa bellissima sfida che rifarei anche domani".