Una rottura sentimentale non è mai facile da superare, soprattutto per chi è stato lasciato. A volte la fine di un amore può lasciare strascichi importanti, e altre può avere i sintomi dell'elaborazione del lutto nelle sue celebri cinque fasi, ma anche della dipendenza. Un amore tossico che alla fine non ci fa bene e ci rende pericolosamente influenzati dall'altra persona, che ha un controllo malsano su di noi anche dopo che la relazione è finita. Sono tutte queste sfumature che, in salsa comedy, proveremo a esplorare nella nostra recensione de Il club dei cuori spezzati, la nuova serie indonesiana disponibile dal 20 aprile su Netflix. Il successo della produzione audiovisiva asiatica continua e questa volta propone un prodotto sui generis tipico dei canoni occidentali, ma inserito nella cultura e nel contesto del Sud-Est orientale.
(Non) si scherza sull'amore
Eccentrica, colorata, ritmata: queste sono le caratteristiche principali de Il club dei cuori spezzati che, come si può intuire dal titolo, si concentra su cinque personaggi indonesiani (tre ragazzi e due ragazze) che decidono di fondare un club per chi è stato lasciato e non riesce a superare la rottura sentimentale. C'è chi non riesce a togliersi la voce dell'ex dalla testa perché è un cantautore che passa spesso in radio, c'è chi ha problemi di gestione della rabbia con l'attuale nuovo fidanzato dell'ex, chi è un vero e proprio zerbino umano pronto a correre dall'ex qualsiasi cosa le serva, anche se la relazione è finita, chi infine vede in ogni piccolo gesto da parte dell'ex una volontà di tornare insieme.
I protagonisti sono quindi tutti caratterizzati come personaggi-tipo che devono affrontare le sfide quotidiane della convivenza mentre provano a dimenticare definitivamente gli ex, riuscire a guarire e imparare a guardare avanti. È tutto volutamente esagerato nella recitazione e nelle situazioni surreali che i protagonisti si ritrovano a vivere, a cui si aggiunge un santone chiamato da uno di loro per provare ad aiutarli. Ovviamente il sedicente guaritore si rivela prestissimo un cialtrone che vuole solo farsi pagare e approfittarsi della situazione, ma successivamente anche lui riserverà varie sorprese.
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Famo la sitcom all'indonesiana
Quello che però più colpisce de Il club dei cuori spezzati è la messa in scena: ovvero l'aver ripreso pari pari gli stilemi della sitcom classica: pochi ambienti, possibilmente interni, come l'appartamento e il bar, luogo per antonomasia dove ritrovarsi e in questo caso organizzare il ritrovo del club. In questo caso si tratta di una comedy single camera e non multicamera, quindi senza pubblico dal vivo e le risate registrate che testimoniano il coinvolgimento del pubblico alle cosiddette punch lines. Eppure l'effetto è esattamente lo stesso, quasi che potessimo sentire l'eco delle risate e degli applausi in studio proprio come la ragazza che nella serie continua a sentire la voce dell'ex nella propria testa. Ciò che viene messo in atto dal creatore Salman Aristo, anche regista di molti episodi, è una serie di classiche situazioni imbarazzanti, commedie degli equivoci, con una punta di romanticismo che è al core dello show. Una sorta di commedia romantica seriale corale. La serie diviene così una terapia di gruppo che tra una risata e l'altra fa anche riflettere su quanto di ognuno di noi racconti il serial pur essendo ambientato nel Sud-Est asiatico. Ricordandoci come l'amore e tutte le sue sfaccettature siano universali e come non bisogna avere pregiudizi su prodotti di questo solo perché raccontano un mondo (solo apparentemente) lontano dal nostro.
Amore e amicizia
Due sono quindi i sentimenti che guidano i personaggi di Klub Kecanduan Mantan (il titolo originale, mentre quello internazionale è Ex-Addicts Club, a sottolineare la caratteristica della dipendenza al centro del racconto): l'amore e l'amicizia. Due tipi di relazioni che spesso si mescolano e confondono, e succederà anche ai nostri eroi dal cuore spezzato che vogliono a tutti i costi imparare a rimetterne insieme i pezzi. La chiave per loro sarà capire quando sopravvive solamente uno o l'altro sentimento e se e quando invece possono co-esistere, a partire dalla protagonista il cui voice-over ci accompagna in ogni episodio su quanto stiamo vedendo sullo schermo. Un esperimento innovativo più che altro per dove è ambientata la storia e che per il resto rimane solamente un piacevole intrattenimento, anche se a volte troppo esagerato.
Conclusioni
Concludiamo la recensione de Il club dei cuori spezzati ribadendo come si tratti di una comedy di stampo vecchio ma rimodernata dal setting e dalla location della storia raccontata. I protagonisti sono surreali e forse troppo sopra le righe, con una recitazione estremamente teatrale, ma non si può non affezionarsi e ritrovarsi nei loro piccoli grandi drammi quotidiani e soprattutto nel ricordarci che l’amore (o la fine dello stesso) è un sentimento universale, a qualsiasi latitudine ci si trovi.
Perché ci piace
- I protagonisti sono simpatici.
- L’omaggio alla sitcom classica vestita da comedy moderna.
- L’ambientazione e l’assetto culturale diversi e i colori della messa in scena.
Cosa non va
- Si tratta di una comedy davvero semplice pur facendo riflettere, debitrice di molte altre serie prima di lei.
- La recitazione è spesso esasperata.