Francesco Falaschi si inserisce nel filone giovanilistico che tanto successo ha riscosso negli ultimi anni, tra romance metropolitani alla Federico Moccia a notti prima degli esami di vendittiana memoria; in Last Minute Marocco i ragazzi li seguiamo in vacanza, ed esattamente in Marocco, il cui esotismo è ingrediente fondamentale della pellicola.
"Ho scelto il Marocco perché mi piacciono la contaminazione e e il confronto: credo che sotto un altro cielo i problemi delle persone si possano comprendere meglio meglio", dice il regista.
"Altro elemento fondamentale del film è il rapporto del protagonista con il padre (interpretato da Valerio Mastandrea, n.d.R.): credo che quella paterna debba essere una figura forte, autorevole, di cui oggi si sente la mancanza perché è stato sostituito da un padre alla pari, un padre-amico. A Mastandrea ho assegnato il compito di raccontare lo spaesamento di un padre, ma anche di un occidentale in Marocco, cosa che gli è riuscita molto bene grazie alla sua vena malinconica, intimista e autoironica".
L'ex eterno maturando Nicolas Vaporidis, che in Last Minute Marocco interpreta un ragazzo particolarmente esuberante, parla del rapporto padre-figlio in termini psicanalitici: " Sono particolarmente contento di avere interpretato una commedia lieve e gentile che però riesce a parlare di cose serie drammatiche, come l'uccisione del padre, nel senso freudiano".
E' più severo Mastandrea: "Per quanto mi riguarda, io non mi riconosco in questa figura di padre assente, e non credo nei rapporti d'amicizia tra genitore e figlio. Sono convinto che un genitore debba mantenere il proprio ruolo, anche se oggi è diventata un'impresa davvero difficile. Questo è un film leggero, e a mio avviso il cinema leggero può e deve esistere purché accanto ad altri tipi di film. Notte prima degli esami e Ho voglia di te servono perché raccontano i giovani, ma c'è il rischio, per gli sceneggiatori rischiano di omologare i contenuti, se si limitano agli intenti commerciali."
Accanto al padre immaturo di Mastandrea, c'è una madre opprimente e ansiosa interpretata dalla bella Maria Grazia Cucinotta: "La donna che interpreto si comporta in maniera opprimente perché ha il terrore di rimanere sola, dopo la separazione dal marito. Non è la prima volta che interpreto una madre, un ruolo che mi porto appresso praticamente da sempre. Nella vita reale ho un bimbo di cinque anni, e con lui non mi comporto affatto così. È troppo presto per dire come sarò quando avrà l'età dei protagonisti del film, ma spero di non diventare una mamma così oppressiva, sarei patetica!"