Lo scorso novembre Transformers 3 era uscito in alta definizione ma solo in 2D e senza contenuti speciali. Dopo tre mesi la Universal ha fatto davvero le cose in grande per il terzo episodio della saga degli Autobot e dei Decepticon firmato da Michael Bay, accontentando tutti i numerosi fans della saga e abbinando al 3D anche una marea di contenuti speciali. Ne è uscita una formidabile Limited 3D edition con all'interno ben 4 dischi: il blu-ray in 3D, il blu-ray 2D, un altro blu-ray tutto dedicato agli extra e infine un DVD con il film.
Dell'altissima qualità della visione in 2D, della sua nitidezza e dell'ottimo dettaglio abbiamo già detto all'epoca (qui). Adesso è il momento di giudicare un 3D (ricordiamo che Transformers 3 è stato girato in gran parte in 3D nativo) sicuramente ottimo, fra i migliori visti in giro. Innanzitutto il video mantiene intatta la cura per il dettaglio vista precedentemente, con un quadro che resta luminoso, ma che acquisisce ovviamente spessore e ulteriore profondità, rivelando in molte scene spettacolari e in maniera amplificata la complessità nella costruzione dei robot. Gli effetti a dire il vero non sono esagerati e neppure continui, ma quando c'era l'intenzione di utilizzarla, la tridimensionalità è ben avvertibile, con una buona resa (a tratti molto spettacolare) e senza quasi mai rilevare i difetti che spesso arrivano dalle visioni 3D homevideo. E soprattutto senza mai avvertire differenze fra i diversi metodi di ripresa utilizzati da Bay.
Per l'audio vale lo stesso discorso del precedente blu-ray: un DTS-HD 7.1 originale stratosferisco e iperspettacolare, ma anche un ottimo dolby digital italiano che seppur con una marcia in meno consente comunque di godersi il giocattolone di Bay in modo adeguato con un coinvolgimento assicurato e calibrati effetti panning.Ma la ghiotta novità per chi era rimasto deluso dalla precedente edizione senza extra, è che con questa edizione di Transformers 3 può rifarsi con gli interessi perché i contenuti speciali sono tantissimi e di alto livello. Il pezzo forte è un lungo documentario dalla lunghezza complessiva di un'ora e 50 minuti diviso in cinque parti, che esplora nei minimi dettagli il processo di realizzazione del film proponendo interviste e scene dal set davvero interessanti e spettacolari. Si parte con la fase di sviluppo e design (22') in cui i realizzatori ammettono la delusione del secondo film e la ricerca del riscatto nel terzo attraverso i design di nuovi robot e cambi nel cast. Nella seconda parte (28') si racconta il processo di ripresa in 3D, le varie location, il lavoro degli stunt e varie curiosità. Si passa poi a un'analisi dettagliata (14') delle riprese effettuate a Chicago e le sfide afforntate per poter girare le scene di distruzione. Un'altra sezione (16') è tutta dedicata alle riprese delle acrobazie aeree ad alta quota, e infine si chiude con l'ultima sezione di circa mezz'ora sull'enorme lavoro di post-produzione con il dettaglio degli effetti speciali ma anche la prima e altre curiosità.
Si passa poi agli altri contributi. Molto bella la featurette riguardante la Nasa, il suo passato e il suo futuro (circa 26 minuti) con una panoramica sulla storia dei programmi spaziali e i possibili sviluppi. Interessante poi il processo di decostruzione delle scene di Chicago con numerose sequenze multiangolo divise fra previsualizzazione e con gli effetti visivi (in totale oltre 35'), il tutto con il commento opzionale di Michael Bay e degli specialisti del settore.
Ma non è finita qui: c'è ancora una galleria sui robot, i loro ingranaggi, le armi e i veicoli, nonché una sezione archivio dal totale di 20 minuti divisa in altri cinque segmenti: una conversazione tra Michael Bay e James Cameron sul valore del 3D, la prima di Mosca, uno sguardo agli stunt volanti, una featurette con Bay e infine un'altra sul suono.
Un reparto da primato che chiude con la sezione marketing con trailer, manifesti e materiale promozionale.