Una storia commovente, adatta soprattutto a chi ama gli animali, ma che è anche una riflessione sugli elementi che portano alla formazione e allo sviluppo nel carattere di un ragazzino. Tratto da una storia vera, L'incredibile storia di Winter il delfino narra le vicende di un giovane delfino femmina (fra l'altro è la stessa Winter a interpretare se stessa nel film), che rimane gravemente ferito dopo essere rimasto impigliato in una trappola per granchi, e il ragazzino che l'ha salvato e gli ha prestato le prime cure in attesa dei soccorsi.
Proprio la tenacia del ragazzo (interpretato da Nathan Gamble), di solito schivo e piuttosto solitario, riuscirà a dare la forza di andare avanti a Winter, che ha perso la coda e per questo sembra dover andare incontro alla morte. Ma un biologo marino e un medico esperto di protesi, assieme al ragazzino, saranno protagonisti di un vero e proprio miracolo, donando una nuova vita a Winter grazie a una coda speciale.
Agli ordini del regista Charles Martin Smith, un cast notevole che annovera tra gli altri Harry Connick Jr., Ashley Judd, Kris Kristofferson e Morgan Freeman.
Come è naturale che sia il DTS-HD Master Audio della traccia originale è palesemente superiore al dolby digital multicanale italiano, che però è comunque molto valido: la bontà del reparto si può apprezzare fin dalle prime fasi dove pare proprio di essere sotto acqua, circondati dalle onde e dal rumore delle acque, con coinvolgimento di tutti i diffusori e un discreto apporto del sub. Per il resto la gran parte del film è basata sui dialoghi, e a questo proposito va registrato un diffusore centrale preciso e molto chiaro, coadiuvato da un asse anteriore avvolgente nella riproduzione della colonna sonora. Dinamica e precisione del dettaglio, invece, sono decisamente più appaganti nella traccia originale.
Il reparto dedicato agli extra è composto da alcune featurette, tutte in HD, per un totale di circa 50 minuti. Si parte con una breve scena animata (2'), poi c'è il vero e proprio dietro le quinte con interventi di cast e troupe sulla produzione del film (13') e quindi un'analisi della scena di apertura e dell'utilizzo del 3D (7'). Il contributo più interessante è forse quello sulla vera storia di Winter e le persone che l'hanno aiutato verso un'incredibile guarigione (18'), poi si chiude con alcune gag (3'), un corto animato (4') e una breve scena eliminata (2').