Il genere horror si rivolge ancora allo stile mockumentary tanto in voga per stupire e contenere i costi. Il regista William Brent Bell lo abbina stavolta a uno dei più famosi temi del genere, quello degli esorcismi, e confeziona con L'altra faccia del diavolo una storia discreta di possessione demoniaca, che regala qualche momento di tensione e spavento. Soddisfacente anche il risultato ottenuto al botteghino, anche se il film a tratti sa parecchio di già visto, forse perché la tecnica del filmato ritrovato è ormai inflazionata.
La premessa parte dal 1989, quando negli States Maria Rossi confessa di aver ucciso brutalmente tre persone. La donna verrà portata in Italia per essere rinchiusa in un manicomio criminale. Vent'anni dopo, sua figlia Isabella cerca di scoprire la verità su ciò che accadde quella notte e va a Roma per capire se sua madre è pazza oppure posseduta dal demonio. Isabella incrocerà due giovani esorcisti che operano anche al di fuori delle direttive del Vaticano e si offriranno di esaminare Maria Rossi.
Nel cast Fernanda Andrade, Simon Quarterman, Evan Helmuth, Ionut Grama e Suzan Crowley.
Più convincente l'audio. Il dolby digital italiano tiene discretamente testa al DTS-HD originale e offre un buon coinvolgimento, presentando non solo dialoghi puliti e una buona cura per l'ambienza nei momenti tranquilli, ma anche facendo sobbalzare al punto giusto in quelli più concitati. Più che gli interventi dell'asse posteriore, comunque presente e abbastanza preciso, sono i tonfi provenienti dal sub a convincere nei momenti sulla carta più spaventosi. Inoltre l'audio restituisce quella giusta sensazione di sonoro sporco in occasione dei frammenti di filmati provenienti da fonti di scarso livello.
Totalmente assente invece la sezione extra.