A volte di certi sequel non se ne sente davvero il bisogno. Soprattutto quando si tratta di dare seguito a veri e propri cult come The Blues Brothers. Eppure John Landis cadde in tentazione e nel 1998 diresse Blues Brothers - il mito continua, e utilizzò, oltre a Dan Aykroyd, anche parecchi altri attori presenti diciott'anni prima, come Kathleen Freeman o gli artisti Aretha Franklyn e James Brown. Nel cast anche John Goodman e Joe Morton.
Ma con l'assenza di John Belushi, e non solo per quel motivo, se ne andò anche tutta la magia del primo film, per un sequel piuttosto deludente e raffazzonato, che riparte con l'uscita di Elwood dalla prigione esattamente a 18 anni dalle vicende del primo film, ma risulta totalmente privo della verve dell'originale, anche se con qualche piccola trovata gustosa.
Il video resta sempre sulla sufficienza, ma si presenta decisamente morbido e senza il tipico mordente dell'alta definizione, soprattutto nelle panoramiche. Decisamente meglio i primi piani, più dettagliati, ma il quadro sembra sempre pervaso dall'utilizzo di qualche filtro che dà alle immagini un tono di artificiosità. La grana così sarà anche minima, ma il quadro è molto piatto e privo del dettaglio più fine. Buono invece il croma, piuttosto vivace e ben equilibrato, con un nero profondo.
Le cose vanno meglio per l'audio, presente nella traccia italiana con un DTS multicanale che seppur inferiore al DTS-HD originale, si fa apprezzare per una certa vivacità negli effetti e nella riproduzione della musica. Decisamente più frizzante l'asse anteriore, mentre i rear sono più pigri, ma la dinamica è buona, i dialoghi chiari e puliti e anche dal sub si riceve un buon apporto nel sottolineare i botti e soprattutto i fuochi d'artificio.
Totalmente assente invece il reparto dei contenuti speciali: non c'è nemmeno un trailer.