La redenzione passa dalla breakdance
Le Olimpiadi della breakdance, un torneo annuale internazionale con i migliori della disciplina, sono al centro di Battle of the Year - La vittoria è in ballo, film diretto da Benson Lee che prende spunto da un suo omonimo documentario del 2007. Gli americani non riescono a vincere la competizione da molti anni e il mogul dell'hip hop di Los Angeles ed ex ballerino Dante decide di affidare il team a Blake, ex allenatore di basket ormai allo sbando e dedito all'alcool. Blake riuscirà a mettersi in riga e a preparare una sorta di Dream Team per la finale che si terrà in Francia. Una consueta storia di redenzione che si abbina a competizione e acrobazie spettacolari. Nel cast Josh Holloway, Laz Alonso e Josh Peck.
Video: 3D non esaltante, più convincente il 2D
Battle of the Year - La vittoria è in ballo arriva in homevideo con varie edizioni targate Sony Pictures e distribuite da Universal. La più completa è certamente quella a due dischi che contiene le versioni in alta definizione 3D e 2D. Il 3D però in questa occasione non è tra i più entusiasmanti: si può apprezzare una certa profondità soprattutto durante i balli e le coreografie, che effettivamente mostrano una discreta separazione dei piani. Belli gli effetti dei titoli di apertura, ma il tutto appare un po' un più scuro della versione 2D. Proprio il 2D comunque risolleva il giudizio sul video e sfodera un'ottima resa del dettaglio su tutti i piani, con una definizione molto elevata sia sugli incarnati che sui fondali. Il quadro non denota particolari flessioni né in complicate condizioni di luminosità, come quelle della sfida finale, nè durante le frenetiche scene di ballo, nelle quali le immagini restano fluide e senza sbavature, con contorni netti e precisi. Il quadro rimane sempre nitido e con un croma brillante e convincente e un nero profondo ma mai opprimente.Audio frizzante a ritmo di ballo
Per quanto riguarda l'audio, anche la traccia italiana può contare su un ottimo DTS HD che regge il confronto con il lossless inglese. Naturalmente una parte preponderante la giocano le musiche, che durante gli scatenati balli si fanno sentire da tutti i diffusori con buona direzionalità e profondità, con una buona pressione generale anche se forse dal sub ci si poteva aspettare un pizzico in più di energia. In ogni caso la traccia rimane frizzante e ricca di brio, con dialoghi chiari e precisi, anche se sotto questo aspetto vanno ovviamente preferiti quelli originali, se non altro più naturali.
Extra: alla scoperta del ballo B-Boy
Discreti i contenuti speciali. Innanzitutto troviamo tre sequenze di ballo estese, che durano 10 minuti e faranno ovviamente la gioia degli appassionati della disciplina. Nella featurette Planet B-Boy - Il mondo della breakdance si raccontano invece le origini del ballo B-Boy, con anche il regista Benson Lee a illustrare come è nato e si è sviluppato questo fenomeno (9 minuti). Per chiudere un'altra featurette tutta dedicata alla preparazione alla gara, ovvero agli allenamenti e alle prove per le coreografie del film con l'impegno di attori e ballerini, fondamentale per la realizzazione del film (9 minuti e mezzo).