È un David Cronenberg piuttosto inedito quello di A Dangerous Method: il regista canadese infatti mette da parte per una volta le sue solite tematiche e propone un film biografico sulla psicanalisi, ambientato tra Zurigo e Vienna ai tempi della prima guerra mondiale e incentrato sulla turbolenta reazione tra Sigmund Freud, il suo allievo Gustav Jung, e la giovane e tormentata Sabina Spielrein.
Un intreccio in cui finirà coinvolto anche un paziente piuttosto incline alla depravazione. Viaggiando tra ambizione e inganno, intelletto e sessualità, e basandosi sullo script firmato da Christopher Hampton, Cronenberg comunque non rinuncia alle sue atmosfere torbide per scavare nei meandri della mente umana: solo che stavolta più delle immagini utilizza i dialoghi e accesi duelli verbali. E per i ruoli principali si affida con ottimi risultati a star come Viggo Mortensen, Michael Fassbender e Vincent Cassel, mentre Keira Knightley appare un po' forzata in certi momenti e un gradino sotto agli altri.
Il video è davvero ottimo e regala un quadro impeccabile, nitidissimo e molto definito, in particolare sugli incarnati e nelle scene luminose. La grana è leggera e naturale, alcuni momenti sono davvero incantevoli per la profondità del dettaglio, mentre il croma è solido e compatto ed esalta alcuni esterni spettacolari, offrendo nel contempo neri profondi. Insomma un video promosso a pieni voti.
Notevole anche il reparto audio, che anche in italiano è proposto in un DTS-HD decisamente convincente, che riproduce in maniera efficace la colonna sonora di Howard Shore, sostenendola con dei bassi piuttosto incisivi. I dialoghi sono cristallini, la spazialità buona nella cura delle varie sfumature sonore, anche se a essere coinvolto è soprattutto il fronte anteriore. La traccia originale, come sempre, ha qualcosa in più, se non altro sotto l'aspetto della naturalezza dei dialoghi.
Per quanto riguarda gli extra, oltre al trailer troviamo solamente una ventina di minuti di B-roll, ovvero momenti di riprese sul set che si rivelano molto interessanti per quanto riguarda la lavorazione con regista e attori. Ma francamente è un po' pochino: considerato l'argomento, certamente si poteva fare di più.