Il capolavoro di Federico Fellini arriva in alta definizione con un nuovo restauro. Video ottimo con un'unica riserva. Audio dignitoso e tre interviste fra i contenuti speciali.
Proprio mentre Marcello Mastroianni campeggia sul manifesto ufficiale di Cannes, finalmente è uscita anche un'edizione italiana per la versione in alta definizione di 8½, uno dei grandi capolavori di Federico Fellini. A cinquant'anni dall'uscita del film nei cinema italiani, il CSC-Cineteca Nazionale, con RTI Gruppo Mediaset e Deluxe Digital, hanno realizzato il restauro di 8½: un lavoro lungo e difficile che ha permesso adesso l'uscita in blu-ray dell'opera del grande regista grazie a Mustang Entertainment (con distribuzione CG Home Video).
Il modo migliore per riapprezzare le traversie di Guido (un formidabile Marcello Mastroianni), un regista cinematografico di mezza età in crisi di ispirazione che trascorre un periodo di riposo in una stazione termale. Questa pausa forzata all'interno della frenesia della sua esistenza lo inducono a ripensare a tutto quello che è stato e a tracciare un bilancio, si ferma insomma a riflettere sulla vita trascorsa e sulle donne che ha conosciuto. In preda a dubbi e angosce, Guido si trova immerso in un vortice di sogni, ricordi, fantasticherie che si inseriscono negli avvenimenti concreti delle sue giornate. Nel cast anche Sandra Milo, Claudia Cardinale, Anouk Aimée, Rossella Falk e Barbara Steele.
Video di buonissima qualità. Qualche dubbio sul contrasto
Il blu-ray di 8½ targato Mustang si giova del citato restauro, con un video che appare di buona qualità anche se non del tutto convincente in alcuni aspetti. Innanzitutto vanno notati il quadro pulito (a parte qualche spuntinatura nella parte iniziale) e una grana che appare integra e piacevolmente naturale, senza alterazioni evidenti o spiacevole utilizzo di filtri. Nonostante i primi minuti non depongano a favore delle immagini, con un quadro troppo scuro e impastato, va registrato che la situazione migliora velocemente e si può apprezzare un dettaglio di ottimo livello, a tratti addirittura eccellente su alcuni incarnati e gli elementi in primo piano. Nonostante il bianco e nero sia incisivo e proponga un'adeguata scala di grigi, quello che non appare troppo convincente è il contrasto, forse a tratti un po' troppo spinto, che dà vita anche a qualche volto troppo scuro e innaturale e a neri un po' oppressivi. Il giudizio di insieme è comunque molto positivo.
Audio dignitoso nonostante gli anni sulle spalle del film
L'audio è presente con una traccia italiana LPCM 2.0 che fa il suo lavoro in modo dignitoso. Naturalmente molto è concentrato sul centrale, la spazialità non c'è e anche i timbri dei dialoghi sono quelli tipici dei prodotti più datati e risultano secchi e leggermente ovattati. Detto questo, però, a parte qualche sovrapposizione e certi momenti poco chiari nei momenti sonoramente più caotici, va detto che la traccia è pulita, i disturbi di fondo sono molto limitati e l'ascolto risulta sempre piacevole.
Extra: interviste a Tornatore, Rondi e a uno psicanalista
Non male anche il reparto dedicato ai contenuti speciali, anche se sono tutti sotto forma di interviste. La prima che troviamo è intitolata Un film che ti sorprende sempre, nella quale è protagonista un Giuseppe Tornatore che parla della sua esperienza con 8½, di come l'ha scoperto e di quanto sia stato importante per lui (26 minuti). A seguire troviamo un'intervista al critico Gian Luigi Rondi denominata Il capolavoro di Fellini, della durata di 6 minuti. Per chiudere, in Alla ricerca dell'autenticità, è lo psicoanalista Fabio Castriota ad affrontare l'importante aspetto psicologico e onirico del film (14 minuti).