Da ormai tre decenni quello de I Simpson è un mondo che regala risate ed emozioni nel mondo intero, grazie a uno humour che mette alla berlina tutto e tutti, compreso il canale che trasmette la serie negli Stati Uniti (la Fox). Altro aspetto notevole, sul quale lo stesso Matt Groening ha talvolta ironizzato, è quello delle cosiddette previsioni all'interno della serie, vale a dire gag che, a distanza di anni e anni, sono diventate realtà. A volte si tratta di cose relativamente banali, altre invece di fenomeni a dir poco allarmanti.
Negli ultimi giorni è stato detto che I Simpson avrebbero previsto l'epidemia di Coronavirus - notizia in parte smentita, perché nell'episodio il virus parte dal Giappone. Ecco, quindi, a nostro avviso, una panoramica delle cose più clamorose che i cittadini gialli di Springfield hanno anticipato.
Donald Trump presidente
Impossibile non cominciare dall'attuale inquilino della Casa Bianca, il quale, ironia della sorte, è tra le poche celebrità americane a non aver mai prestato la voce a un episodio de I Simpson. Ebbene, nell'undicesima stagione Bart immagina un futuro dove Lisa diventa Presidente degli Stati Uniti, e commentando la crisi economica che deve risolvere menziona Donald Trump come suo predecessore. Matt Groening, intervistato dal Guardian sedici anni dopo, poche settimane prima dell'elezione del 2016, commentò così la scelta: "Era il nome più assurdo che ci potesse venire in mente all'epoca per fare ironia sul futuro della nazione, ed è ancora vero. È una cosa che va oltre la satira." Negli ultimi anni, in seguito alla vittoria di Trump, gli autori dello show hanno talvolta realizzato dei corti satirici, disponibili in rete, dove Homer e compagnia bella commentano in modo brutale il suo comportamento poco presidenziale.
Le invenzioni della Apple
Avete presente l'Apple Watch, introdotto qualche anno fa? Ebbene, nel mondo dei Simpson un'invenzione simile - un orologio che facesse anche da telefono - c'era già nel 1995. Ma ancora più notevole è un'altra gag, che influenzò direttamente la Apple: nei primi anni Novanta l'azienda di Steve Jobs aveva messo sul mercato un prodotto chiamato Newton, e nel 1994 la serie lo prese per i fondelli mettendo in evidenza quanto fosse poco affidabile nel riconoscere la calligrafia dell'utente. Anni dopo, mentre si progettava l'iPhone, il team incaricato citò proprio quell'episodio come promemoria per assicurarsi che la tastiera non presentasse problemi simili (anche se per certi versi la gag anticipò anche le occasionali frustrazioni legate ai correttori automatici).
Lo Shard a Londra
Nella sesta stagione, quando Lisa va a Londra, viene riprodotta abbastanza fedelmente la geografia della capitale inglese, con tanto di grattacielo, situato dietro il Tower Bridge, che corrisponde al cosiddetto Shard, una delle più note location della città, spesso sfruttata anche al cinema e in televisione (vedi il recente Spider-Man: Far From Home). Cosa c'è di strano? Nulla, a parte il fatto che la costruzione dello Shard sia iniziata nel 2009, ben quattordici anni dopo la messa in onda dell'episodio, che aveva quindi aggiunto un edificio a caso che potesse completare la sequenza in questione, con la forma e il colore giusto, nella stessa identica posizione in cui si trova quello vero oggi.
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Barack Obama e le macchine elettorali fuori uso
Una previsioni più azzeccate, ma anche una delle gag più divertenti dei Simpson risale al 2008, nel diciannovesimo speciale di Halloween: Homer cerca di votare per Barack Obama (che vinse l'elezione due giorni dopo la messa in onda dell'episodio), ma la macchina elettorale continua a cambiare il suo voto a favore di John McCain, e uccide chiunque scopra l'inganno. Quattro anni dopo, quando Obama era in lizza per un secondo mandato, poi vinto, il medesimo problema ebbe luogo per davvero in Pennsylvania, dove uno dei macchinari appositi continuava a convertire i voti per lui facendo sì che fossero per Mitt Romney.
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Disney e Fox
1998: nella decima stagione dello show, Homer propone un soggetto ai produttori Brian Grazer e Ron Howard, i quali accettano di portarlo sullo schermo in collaborazione con la 20th Century Fox. Si vede quindi l'esterno della sede della storica major, con un cartello che specifica "Una divisione della Walt Disney Co.". Una delle tante gag della serie nei confronti della Casa del Topo (una volta Bart si è messo delle orecchie di Topolino in testa e ha commentato "Sono la mascotte di un'azienda votata al male"), solo che questa volta la previsione dei Simpson si è avverata: nel 2017 la Disney ha annunciato l'acquisto del ramo cinematografico della Fox e di una parte di quello televisivo, accordo giunto al termine all'inizio del 2019. Tra le tante cose che adesso sono di proprietà della Disney c'è proprio lo show, che non ha disdegnato l'occasione di scherzarci sopra.