Nessuno in televisione ha raccontato, e racconta, la società contemporanea, e in particolare quella americana, come I Simpson. Con ferocia e intelligenza, la commedia animata creata da Matt Groening mette a nudo ipocrisie, cortocircuiti e vizi di ognuno di noi, partendo dalla cellula primitiva di ogni comunità: la famiglia. Oggi la libertà concessa a I Simpson sembra un fatto scontato, ma agli inizi, ormai trent'anni fa, fu un fatto rivoluzionario: forse aiutati dall'idea diffusa che "tanto sono cartoni" e quindi innocui, Groening e soci hanno sparato a zero su tutto e tutti, diventando una vera e propria cartina di tornasole delle follia collettiva.
Leggi anche: Le 15 migliori serie tv della nostra (e vostra) adolescenza
Presenza fissa della tv da fine anni '80, gli abitanti di Springfield, inizialmente guardati con sospetto anche per il tratto sgraziato con cui erano disegnati, poi ammorbiditosi col tempo, sono diventati quasi i vicini di casa di ognuno di noi, pronti a ricordarci dal piccolo schermo tutti i nostri difetti. Homer, Marge, Bart, Lisa e Maggie, pur con tutte le loro contraddizioni, sono estremamente umani e per questo ci siamo affezionati a loro e continuiamo ad amarli nonostante con il tempo la serie abbia perso lo smalto degli inizi.
La serie I Simpson è cominciata ufficialmente 17 dicembre 1989, ma a quella data non corrisponde la prima apparizione di Homer e famiglia: precedentemente Matt Groening e James L. Brooks hanno realizzato, per Fox Broadcasting Company, dei corti da un minuto, trasmessi come intermezzo satirico durante il Tracey Ullman Show, andati in onda a partire dal 19 aprile 1987. Il successo fu immediato, tanto da portare a una serie ufficiale con episodi da 22 minuti l'uno: il resto è storia. Per celebrare il primi trent'anni in tv della famiglia Simpson, scopriamo venti curiosità del mondo di Springfield.
Leggi anche: 30 serie tv perfette per il binge-watching
1. Il colore giallo
Oggi il colore della pelle dei Simpson è una cosa assodata e in un certo senso anche rassicurante (una delle certezze della vita), ma trent'anni fa fu una mossa coraggiosa: Matt Groening ha scelto questo colore perché voleva attirare l'attenzione del pubblico. L'autore ha detto: "Quando fai zapping da un canale all'altro e vedi un lampo di giallo che ti passa davanti, sai che è un episodio dei Simpson".
2. Homer e gli altri Simpson
I nomi della famiglia Simpson sono presi da quelli della famiglia Groening: il padre e la madre dell'autore si chiamano Homer e Marge, le sue sorelle Lisa e Maggie e sua zia Patty. Per quello di Bart invece si è scelto di usare l'anagramma della parola "brat", che vuol dire "moccioso".
3. I personaggi di Springfield vengono da Portland
Molti dei nomi dei personaggi di I Simpson derivano da quelli delle strade di Portland, nell'Oregon, città natale di Matt Groening. Camminando per le strade della comunità americana si possono vedere infatti una Van Houten Avenue, una Quimby Street e un Terwilliger Boulevard.
Leggi anche: I Simpson: 10 motivi per cui è la miglior serie animata di sempre
4. Conan O'Brien
Prima di diventare un celebre presentatore tv con tanto di talk show con il suo nome, il Late Night with Conan O'Brien, Conan O'Brien è stato uno degli autori di I Simpson, dal 1991 al 1993, scrivendo alcuni episodi di culto, come il 4x12 "Marge vs. the Monorail" ("Marge contro la monorotaia" nella versione italiana), e creando il personaggio del Capitano McCallister.
Leggi anche: Le pagine della nostra vita: Ryan Reynolds e Conan O'Brien ricreano la scena del bacio
5. Il film di McBain
Nel corso dei vari episodi di I Simpson si vedono dei frammenti di un film con protagonista il personaggio immaginario McBain: se si uniscono tutti questi spezzoni si ottiene un corto coerente, un piccolo film d'azione animato.
6. Fiori agli autori di South Park
L'incredibile successo di I Simpson ha generato varie imitazioni, prima fra tutte I Griffin di Seth MacFarlane, una copia sbiadita e meno sofisticata dell'originale (diciamoci la verità: sono buoni tutti a far ridere con rutti e gas intestinali, è più difficile farlo incentrando tutto un episodio sulla costruzione di una monorotaia). Consci dell'enorme eredità costituita da I Simpson, gli autori di South Park, Matt Stone e Trey Parker, hanno realizzato un episodio, 6x07 "Simpsons Already Did It" ("I Simpson l'hanno già fatto"), in cui ammettono pubblicamente di essere tra i figli della famiglia gialla (mentre nel doppio episodio 10x03-04 "Cartoon Wars" mettono alla berlina I Griffin con la gag dei lamantini). Dopo la messa in onda della puntata, Matt Groening e il cast di I Simpson hanno mandato dei fiori ai creatori di South Park.
7. Innumerevoli guest star, tra cui Johnny Cash e Michael Jackson
Nel corso degli anni I Simpson hanno ospitato decine di guest star celebri, alcune veramente importanti, come Johnny Cash, che doppia il coyote-spirito guida nell'episodio 8x09 "El Viaje Misterioso de Nuestro Jomer" ("Il viaggio misterioso di Homer"), e Michael Jackson, che nel primo episodio della terza stagione, intitolato "Stark Raving Dad" ("Papà-zzo da legare"), doppia un paziente psichiatrico che crede di essere Michael Jackson, anche se la voce della canzone "Happy Birthday Lisa" non è la sua ma quella di un imitatore. Jackson è stato accreditato con un falso nome: John Jay Smith.
8. Diamo i numeri
Telespalla Bob e il preside Skinner condividono lo stesso numero da prigionieri: 24601, lo stesso di Hank Jennings (Chris Mulkey) in I segreti di Twin Peaks e del personaggio Jean Valjean (Hugh Jackman) di Les Misérables.
9. L'addio a Troy McLure
I personaggi di Lionel Hutz e Troy McLure erano doppiati da Phil Hartman: dopo la tragica scomparsa dell'attore il 28 maggio 1998 (ucciso a colpi di pistola dalla moglie, che si è tolta la vita poco dopo usando la stessa arma), Groening e soci hanno deciso di non usarli più.
Tra l'altro la tragica scomparsa dell'attore è associata alla misteriosa "maledizione di Atuk", visto che al momento della morte Hartman stava leggendo proprio il copione di questo film che non è mai stato realizzato.
Leggi anche: Film maledetti: da Poltergeist ad Atuk, dieci storie da incubo
10. Il colore di Smithers
Nei primissimi episodi di I Simpson Waylon Smithers, l'assistente del signor Burns, è di colore: in seguito il tono della sua pelle si è fatto sempre più giallo. Non siamo di fronte a un ripensamento: qualche anno fa Matt Groening ha rivelato che si è semplicemente trattato di un errore grafico che non sono riusciti a correggere in tempo.
Leggi anche: I Simpson: uno speciale doppio per l'Halloween numero 26!
11. Lo scherzo a Justin Timberlake
Nell'episodio 12x14 intitolato "New Kids on the Blecch" ("Party Posse: musica e follia" nella versione italiana) appaiono come guest star gli NSync: Justin Timberlake si lamentò del fatto che nella vita reale non avrebbe mai detto la parola "word" come previsto nella sceneggiatura e, per fargli uno scherzo, i montatori hanno aggiunto dopo ogni sua frase il momento in cui lo dice.
12. La prima parola di Maggie
Maggie, la più piccola di casa Simpson, non parla praticamente mai: l'unico suono che emette di solito è quello del suo ciuccio, registrato da Matt Groening in persona. Nell'episodio 4x10 "Lisa's First Word" ("La prima parola di Lisa" nella versione italiana) sentiamo pronunciare la prima parola della bambina, "daddy" (papà): a prestarle la voce è la leggenda di Hollywood Elizabeth Taylor.
Leggi anche: I Simpson: Aria di crisi nella premiere della stagione 27
13. Le dita di Dio
Tutti i personaggi di I Simpson hanno quattro dita. La spiegazione è molto più banale di quanto si creda: semplicemente sono più facili e rapide da disegnare. C'è un'importante eccezione però: Dio, per cui i disegnatori fanno lo sforzo di disegnare anche il quinto dito.
14. I vegetariani Paul e Linda McCartney
Nella puntata 7x05 "Lisa the Vegetarian" ("Lisa la vegetariana" nella versione italiana) Paul e Linda McCartney prestano la propria voce alle loro rispettive controparti animate, che insegnano a Lisa cosa vuol dire essere vegetariani. La coppia ha acconsentito a partecipare come guest star a condizione che il personaggio di Lisa rimanesse vegetariano per tutta la serie. Ancora oggi nessuno ha visto la bambina gialla addentare un cosciotto di pollo.
15. Il nome dell'uomo dei fumetti
Il nome dell'uomo dei fumetti è Jeff Albertson: non è stato rivelato fino all'episodio 16x08 "Homer and Ned's Hail Mary Pass" ("Homer annega nel suo diluvio universale" nella versione italiana). Groening aveva pensato di chiamarlo Louis Lane, come riferimento a Superman, ma poi gli autori hanno optato per Jeffrey Albertson.
Leggi anche:
-
Excelsior! Alla ricerca dei camei di Stan Lee nei film e nelle serie Marvel
-
L'invasione dei supereroi: Guida ai cinecomics di prossima uscita
16. La gag del divano
La sigla di apertura presenta l'ormai storica "gag del divano", diversa a ogni episodio: l'idea è venuta in mente agli autori come trucco per aggiustare la durata dell'episodio in caso di un minutaggio inferiore ai canonici 22 minuti. Quando una gag del divano è particolarmente lunga, come quella del circo, vuol dire che l'episodio aveva bisogno di qualche secondo in più.
Leggi anche: Simpsorama: Commento al crossover Simpson/Futurama
17. Il secondo nome di Bart
Il secondo nome di Bart è Jojo: Bart Jojo Simpson.
Leggi anche: I Simpson: Macabri festeggiamenti per l'episodio 600 nel nuovo speciale di Halloween
18. Il secondo nome di Milhouse
Il secondo nome di Milhouse è Mussolini: Milhouse Mussolini Van Houten. La nonna dell'amico di Bart è infatti italiana.
19. Luke Perry e Krusty
Nell'episodio numero 4x22 "Krusty Gets Kancelled" ("Lo show di Krusty viene cancellato") si scopre che Luke Perry, storico interprete di Dylan nel teen drama Beverly Hills, 90210, è in realtà il fratellastro di Krusty per parte di madre. Lo vediamo infatti fare da assistente al pagliaccio di Springfield.
Leggi anche: Le 15 migliori serie TV della nostra (e vostra) adolescenza
20. I diritti Fox
Fox ha i diritti dello show fino al 2082.