In barba a quello che i numeri di questi ultimi, sonnacchiosi week end fanno pensare, la stagione cinematografica italiana che si conclude ad agosto non è stata poi così torpida: la top ten non sfigura affatto rispetto a quella dello scorso anno, anzi presenta incassi complessivamente più cospicui. Il campione - che stavolta non è un cinepanettone, ma un film d'animazione Dreamworks, Madagascar 2 - ha incassato 25 milioni di euro, quasi due in più rispetto al capolista 2007/ 2008, Natale in crociera. Il successore di quest'ultimo, Natale a Rio, si accontenta della seconda posizione ma con un'incasso di oltre un milione in più della precedente fatica targata Filmauro/ Neri Parenti.
In terza posizione, un altro sequel, quello legato all'opera dello scrittore di bestseller Dan Brown: Angeli e demoni non ripete lo straordinario successo registrato da Il Codice Da Vinci, che era stato il film più visto in Italia nel 2005/6 con oltre ventotto milioni e mezzo, ma centra comunque un risultato eccellente, in proporzione migliore da noi e in altri paesi cattolici - ma in generale all'estero - che negli Stati Uniti (dove comunque il film di Ron Howard ha incassato la ragguardevole somma di 133 milioni di dollari).
Come Angeli e demoni, anche Kung Fu Panda, altra divertente avventura Dreamworks, non è uscito nel ricco periodo delle feste, ma è riuscito ugualmente a conquistare larghe platee e un soddisfacente quarto posto, che conferma per l'ennesima volta, assieme all'affermazione formidabile di Madagascar 2, il grande appeal del cinema di animazione. Ampio è anche il pubblico degli habitué della saga di Harry Potter che non hanno mancato l'appuntamento con il sesto episodio della saga, Harry Potter e il principe mezzosangue, che è ancora nelle sale nel momento in cui scriviamo ma ha rallentato il passo: è possibile che arrivi a superare Kung Fu Panda, ma il podio sembra improbabile per il film di David Yates.
Uscita festiva che si piazza in sesta posizione è Il cosmo sul comò, creatura dei soliti Aldo, Giovanni, Giacomo in collaborazione con Marcello Cesena; per il trio comico, un risultato sensibilmente inferiore a quello ottenuto dal loro precedente Tu la conosci Claudia, che aveva incassato quasi 17 milioni a fronte dei 13 de Il cosmo sul comò.
Ancora commedia di casa nostra, che anche quest'anno conferma la propria caratura al botteghino, al settimo posto con Italians di Giovanni Veronesi, che raccoglie i frutti dell'appeal di interpreti come Carlo Verdone, Sergio Castellitto e Riccardo Scamarcio.
Tre film americani occupano le tre posizioni finali della top ten: si tratta di Hancock, atipico superhero movie con Will Smith, di Twilight, fenomeno tra l'horror e il romance che ha conquistato orde di adolescenti in tutto il mondo, e Sette anime, secondo film hollywoodiano del nostro Gabriele Muccino che vede protagonista ancora Will Smith. L'attore americano, con due film in top ten, è il miglior esempio di quel carisma personale che ancora una volta conferma il proprio peso al botteghino tricolore.
Oltre a Twilight, le sosprese non mancano, e in qualche caso (Gran Torino e The Millionaire) riflettono un successo sorprendente mietuto anche negli USA; in qualche altro si tratta invece di pellicole che hanno fatto decisamente meglio qui da noi, come San Valentino di sangue in 3D, un remake horror senza grandi star né pretese che ha saputo cavalcare benissimo l'onda del revival a tre dimensioni.
Parliamo anche di quei film che invece hanno deluso, almeno economicamente, le aspettative: tra i flop si conta senz'altro Terminator Salvation, la cui scarsa rilevanza al box office di casa nostra ha rispecchiato il riscontro deludente nelle sale USA: tra i film andati molto bene in USA e passati quasi inosservati da noi, invece, l'esempio più evidente è quello Star Trek di J.J. Abrams che è tra i campioni d'incasso stagionali in America con oltre 250 milioni e che invece da noi ha incassato poco più di due milioni e duecentomila euro. Come sempre, dunque, il gusto del pubblico italiano sa differenziarsi, anche con una certa fermezza, dalle tendenze di quello americano.
Tornando a parlare, in conclusione, del cinema di casa nostra, c'è forse da segnalare una piccola battuta d'arresto rispetto alle stagioni precedenti, anche se, oltre ai film in top ten, non sono mancati discreti successi (come ad esempio Ex, La matassa e La fidanzata di papà). L'assenza del traino di film di grande prestigio come sono stati lo scorso anno Gomorra e Il divo, tuttavia, si è fatta sentire, e quei tentativi da parte dei nostri cineasti di conquistare le simpatie del pubblico giovane con opere un po' fuori dagli schemi rispetto alle hit adolescenziali degli ultimi anni, come Un gioco da ragazze o Iago, non hanno avuto le sorti sperate.Non è arrivata, dunque, quella rinascita del nostro cinema che qualcuno aveva pronosticato sulla scia del plauso internazionale di cui sono stati investiti Il divo e Gomorra, ma, nel contesto del momento difficile che il mondo economico, e di conseguenza l'ambiente dell spettacolo, stanno vivendo, non c'è certamente da allarmarsi. Chissà anzi che con i primi scampoli della nuova stagione, e quindi con la compagine di film italiani che saranno protagonisti all'imminente Mostra del Cinema di Venezia, il cinema tricolore non riprenda quella strada tanto promettente.