Iniziamo questa disamina con una nota ottimistica: complessivamente, quest'annata rimarca uno stato di salute del mercato cinematografico, se non accelso, quanto meno incoraggiante rispetto alle previsioni catastrofiche della primavera dello scorso anno. A questo si vanno ad aggiungere i risultati notevoli dei film nostrani: nella top ten degli incassi stagionali figurano ben cinque titoli italiani, e questo non accadeva dalla stagione 1991-92.
Un altro segnale positivo per il box office arriva dal fenomeno commerciale dell'anno, quel Il codice Da Vinci il cui successo è andato, almeno in Italia, abbondantemente oltre le previsioni: il film di Ron Howard tratto dal popolarissimo romanzo di Dan Brown ha incassato oltre 28 milioni di euro, raggiungendo il terzo posto nella classifica dei maggiori incassi italiani di tutti i tempi, alle spalle solo dell'imprendibile Titanic e dell'epocale La vita è bella. Questo risultato fa ancora più impressione se andiamo a guardare il comportamento del film in USA, dove Il codice da Vinci ha ottenuto "soltanto" incassi da blockbuster di medio successo. Sembra proprio che, in Italia, lo scandalo paghi: pensiamo ai buoni risultati di Melissa P., ma anche al flop Basic Instinct 2, che, rimanendo su cifre esigue, ha comunque suscitato molto più interesse qui che in patria.
Il codice Da Vinci è, in ogni caso, uno tra i pochi blockbuster che hanno fatto la fortuna della major in quest'annata cinematografica. Guardando ancora alla nostra top ten, è evidente lo stato di salute del cinema di animazione (in classifica ci sono L'era glaciale 2 - Il disgelo e Madagascar - e quest'ultimo, una produzione Dreamworks di secondo piano, ha dominato la top ten fino a Natale) e di quello a target adolescenziale (Harry Potter e il calice di fuoco e Le cronache di Narnia: il leone, la strega e l'armadio), ma anche come siano state deludenti le performance di film attesissimi ad alto budget come King Kong, I fantastici quattro, x-men: Conflitto finale, Mission: Impossible III, Poseidon, etc.
Il "ridimensionamento" dei blockbuster, che iniziano a non rappresentare più un investimento sicuro per gli studios (a meno che, come detto, non si tratti di animazione o di pellicole rivolte ai giovanissimi, che sembrano richiamare immancabilemte il pubblico), è un trend in atto anche negli Stati Uniti. Da noi, però, gli fa da controparte un segnale positivo che riguarda un certo cinema d'autore, che ottiene risultati insperati: pensiamo agli oltre nove milioni di euro incassati da Match Point di Woody Allen, o allo heist movie di Spike Lee Inside Man, a sette milioni (un successo anche in USA, per la verità), o ancora a Volver di Pedro Almodovar, che, uscito a maggio, contro Il codice Da Vinci e X-Men 3, e con Mission: Impossible III ancora programmato, è rimasto nelle sale tutta l'estate in barba al caldo, alla fuga dalle sale e ai mondiali di calcio, finendo per raggiungere sei milioni e mezzo di euro d'incasso.
Infine, torniamo a parlare del cinema italiano, sottolineando come sia proprio la comicità nostrana a conquistare gli spettatori assieme all'animazione e ai film per ragazzi: l'ultimo cinepanettone del duo Boldi- De Sica, Natale a Miami, raggiunge la ragguardevole cifra di ventuno milioni di euro. Il botteghino sorride anche a Leonardo Pieraccioni, che con Ti amo in tutte le lingue del mondo supera i venti milioni, e torna al grande successo anche Carlo Verdone con Il mio miglior nemico, che strizza l'occhio ai giovani reclutando Silvio Muccino e intasca 18 milioni e mezzo. Soltanto al nono posto della top ten stagionale, invece, La tigre e la neve, con cui Roberto Benigni prometteva di tornare alla favolosa ricetta di sorrisi e lacrime de La vita è bella, ma che si ferma sotto i quindici milioni di euro, molto lontano quindi dai trentuno de La vita è bella, e anche dai ventisei di Pinocchio. Un risultato straordinario è invece quello del film che chiude la classifica, Notte prima degli esami, di Fausto Brizzi, un esordio vincente che dimostra come il cinema italiano conservi per il nostro pubblico un'attrattiva che va oltre il richiamo dei nomi noti.
Ma non c'è spazio solo per le risate: allargando la classifica ai primi cinquanta, scopriamo gli ottimi risultati di Nanni Moretti con Il caimano e di Michele Placido con Romanzo criminale, e ancora Eccezzziunale... veramente - Capitolo secondo... me, Melissa P., La bestia nel cuore, La seconda notte di nozze, I giorni dell'abbandono... insomma, nel complesso, il trend favorevole ad appannaggio del cinema italiano è innegabile, e non possiamo fare altro che augurarci che sia confermato il prossimo anno.