Due terrazze che si parlano, sospese su una Roma color ocra, nonostante un inverno alle porte. Caterina Carone continua a cercare le tracce della felicità nella sua opera seconda - che segue il bel Fräulein - Una fiaba d'inverno -, ovvero I limoni d'inverno (al cinema dal 23 novembre). Un film dolce, tenero e, come ha spiegato nella nostra intervista, "un film luminoso". Protagonisti, Christian De Sica e Teresa Saponangelo.
Una coppia speciale, coppia essenziale nella loro perfetta e inaspettata sintonia. Lui è Pietro, solo e con la memoria che fa cilecca, lei è Eleonora, che ha accantonato l'arte per affiancare un marito fotografo (Max Malatesta). Prima da lontano, e poi da vicino, Pietro ed Eleonora, sospesi e irrisolti, sfioreranno, appunto, una nuova possibilità di felicità. "Il cinema deve aiutare a far uscire da una dimensione dettata dall'isolamento e dalla diffidenza. Questo è un film che invita all'ascolto e al dialogo, spiegando l'importanza di stare con gli altri. Del resto essere felici è un impegno da perseguire", prosegue Caterina Carone.
I limoni d'inverno: video intervista a Caterina Carone, Christian De Sica, Teresa Saponangelo
I limoni d'inverno, presentato alla Festa del Cinema di Roma 2023, è un film dai toni lievi, come ci dice Christian De Sica: "Non se ne può più della violenza, dello schifo... Quando Caterina mi ha chiesto di interpretare un personaggio drammatico sono stato contento, dopo una carriera segnata dalle maschere. Ho cercato di essere me stesso, seguendo un consiglio di mio padre: non cercare di dire bene la battuta, ma guarda negli occhi chi hai davanti. E davanti a me c'era Teresa Saponangelo. Una grande attrice e una grande donna". Proprio Teresa Saponangelo spiega che "sembra un po' un film francese... Ha il coraggio di raccontare quello che ci passa dentro, tramite un tempo dilatato. Le trasformazioni avvengono con il tempo, e il film approfondisce con coraggio cosa c'è sotto, tenendo una leggerezza di spirito, giocando con gli attori".
La felicità è nelle piccole cose
I limoni d'inverno fa parte di quella categoria di film che si confrontano con una drammaturgia essenziale e amorevole, capace di cercare empatia e dolcezza, in una sfumatura umorale profonda e sincera. Il film funziona, e funziona anche grazie alle musiche di Nicola Piovani e alla fotografia di Daniele Ciprì. "Con Daniele Ciprì è stato bello lavorare", racconta Caterina Carone. "Questo doveva essere un film di luce e di colore. Una cosa insolita per lui... Ha avuto un grande coraggio, scegliendo ottiche molto luminose. Abbiamo creato un film luminoso".
Luminosità, sensazioni e dettagli. Un vinile, una pianta da innaffiare, un quadro da dipingere. Ne I limoni d'inverno la vita passa attraverso attimi veloci, da cogliere. "La felicità può nascere dalla difficoltà. Dalla difficoltà può nascere il bene. La felicità è sopravvalutata, meglio la serenità", prosegue Christian De Sica. "La ricerca della felicità è un motore per la vita", conclude invece Teresa Saponangelo.