I cult ritornano sempre, sotto qualche forma, soprattutto nell'Era Nostalgica che stiamo vivendo. L'esempio più lampante e più recente è sicuramente da ritrovare ne I Cavalieri dello Zodiaco. Tratto dalla celebre serie animata, il lungometraggio porta per la prima volta sul grande schermo la saga di Saint Seiya di Masami Kurumada in live action, nei cinema italiani solo il 26, 27 e 28 giugno distribuito da Eagle Pictures e prodotto da Sony Pictures, dopo aver aperto il Cartoons on the Bay 2023. Un film che promette di portare in sala gli appassionati della vecchia guardia, che passavano le ore sulle pagine del manga oppure davanti alla tv con l'anime, e che forse potrebbe avvicinare anche qualche nuovo e incuriosito possibile fan. Vediamo insieme perché.
Un cult senza tempo
Travalica davvero il tempo e lo spazio la storia de I Cavalieri dello Zodiaco, ovvero le avventure di un gruppo di ragazzi giapponesi (Seiya, Shiryu, Hyoga, Shun e Ikki) allenatisi per diventare Saint: i guerrieri consacrati alla dea Atena che sin dai tempi del mito lottano per proteggere l'umanità e il pianeta Terra dagli attacchi delle altre divinità, vestendo speciali armature. Questa trama giocando con la passione delle persone per le leggende dell'Antica Grecia, quindi mescolando la verità al mito, non può non affascinare tutti. Il film diretto da Tomasz Baginski vuole omaggiare proprio quella tradizione e quell'eredità anche per le nuove generazioni, a cui far scoprire questo tipo di racconto e queste leggende rivisitate. I combattimenti epici ed epocali che hanno fatto la storia del genere shōnen, tanto nel manga quanto nell'anime, li ritroviamo anche nel live action con una cura attenta alla velocità del montaggio e alla dinamicità dei movimenti, affinché facciano volutamente da contraltare ai momenti di riflessione e introspezione dei personaggi.
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Un cast che porta potenzialmente in sala tutte le generazioni
Dicevamo che il live action de I Cavalieri dello Zodiaco prodotto dalla Toei Animation Production, coinvolta in prima battuta e che quindi ha voluto controllare come veniva trasposto il proprio lavoro, ha del potenziale tanto per i vecchi quanto per i nuovi possibili fan. Questo è testimoniato anche dal casting fatto sicuramente non a caso per il lungometraggio. Il protagonista Seiya è interpretato da Mackenyu, che ha un viso che sembra la trasposizione perfetta di un personaggio cartoon giapponese, con tanto di capigliatura a cuore degna di un anime.
Anche il resto degli interpreti non scherza: Famke Janssen è l'indimenticabile Jean Grey della saga degli X-Men, con più di qualche elemento in comune col suo nuovo personaggio Vander Guraad, così come Sean Bean e la sua oramai tragicomica sequela di personaggi che finiscono male ma che ha saputo rendere tutti iconici a modo proprio, compreso quest'ultimo di Alman di Thule. Tutte saghe che fanno capire come questo stesso I Cavalieri dello Zodiaco punti a diventare un franchise a cui si appassionino e tornino tanti fan, per seguire le avventure dei loro nuovi-vecchi beniamini.
Vecchia-nuova squadra
I Cavalieri dello Zodiaco è sicuramente un film che si prende il suo tempo, che non accelera il ritmo omaggiando la struttura dell'anime e del manga originario, e mostra come ci voglia un periodo di prova molto lungo affinché si formi la squadra di eroi volta a proteggere Atena (Madison Iseman), che ci viene presentata come una ragazzina con un potere più grande di sé al proprio interno e che deve ancora capire chi vuole essere rispetto al proprio destino inevitabilmente segnato.
Ci vengono presentati anche alcuni degli altri Cavalieri - tra loro citiamo Diego Tinoco e Nick Stahl, accompagnati da Mark Dacascos, una sorta di Alfred Pennyworth di questo universo narrativo - e anche qui non mancano le strizzate d'occhio alla serie animata e alle storyline che coinvolgono i vari personaggi rispetto al loro rapporto con Atena. Non si centellinano nemmeno citazioni e omaggi ad altre saghe fumettistiche che hanno fatto la storia proprio per far capire agli spettatori che ci troviamo in un nuovo franchise da non perdere e a cui appassionarsi. Bisogna ancora riempire tutti i posti alla Tavola Rotonda dei Cavalieri ma, se le persone accorreranno in sala per ritrovare i loro beniamini o scoprirne di nuovi, il viaggio sarà solamente l'inizio di una grande nuova avventura.