Il suo nome è Glass, Joe Glass. È il protagonista di Hunter Killer - Caccia negli abissi, interpretato da Gerard Butler. La sua entrata in scena è ad effetto, e molto "bondiana": è in Scozia, a caccia sulle Highlands innevate e, mentre sta per colpire con arco e frecce un cervo, decide di risparmiarlo perché vede che è insieme alla sua famiglia. È una piccola scena, che pare slegata dal resto del racconto, ma in realtà è perfettamente funzionale: in pochi frame serve a descrivere Glass come un cacciatore con un cuore, un militare che sa quando è meglio fermarsi e non sparare. E, lo capiremo poi, serve anche a predire una scelta chiave per la risoluzione della trama. Glass, comandante di sottomarini che non è mai stato all'Accademia di Annapolis, ma si è formato sul campo, si trova al comando si un sommergibile, un hunter killer (un mezzo attrezzato per localizzare e distruggere le navi nemiche), alla ricerca di un sottomarino americano scomparso. Scopre però che il ministro della difesa russo ha ordito un colpo di stato per destituire il presidente e prendere il comando, scatenando il disordine a livello mondiale. Glass dovrà mettere insieme una squadra speciale di Navy Seals e infiltrarsi con il suo sommergibile nelle acque nemiche per riportarlo a casa e scongiurare la Terza Guerra Mondiale.
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Un genere claustrofobico
Sembrano un po' tutti uguali, i film ambientati nei sottomarini. Sono altamente claustrofobici, ossessivi, carichi di suspence e tutti in interni. Sono un mondo chiuso, quasi esclusivamente maschile, dove le persone passano mesi in quella che è una vera e propria bomba, e dove la morte può sopraggiungere in ogni attimo. Sono quasi un genere a sé. Hunter Killer - Caccia negli abissi prova a variare sul tema, a girare una larga parte d'azione (quella dei Navy Seals) in esterni, e a passare dal territorio del War Movie a quello dell'action e della fantapolitica. Diciamolo subito: Hunter Killer fa il suo lavoro. Ci sono azione, tensione, ritmo. Non ci sono ironia né fantasia, ma il genere di film non lo prevede. E ci sono quelle battute che suonano come sentenze, tipiche del genere marziale, o del western.
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Il confronto con le serie tv: 24, Homeland, House Of Cards
Il problema è un altro, e ce l'hanno molti film di questo tipo. Quando parliamo di terrorismo, colpi di stato, fantapolitica, azione, molti film ormai devono fare i conti con le migliori serie tv d'azione, prodotti come 24, Homeland, anche House of Cards, che riescono spesso a regalare più suspence, più ritmo, più tensione.
Sono prodotti che hanno alzato l'asticella della qualità e, soprattutto in alcuni generi più legati all'azione, il cinema a volte si trova ad inseguire.
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Grandi attori: Gerard Butler, Michael Nyqvist, Gary Oldman
Hunter Killer è comunque un prodotto di buona qualità. Uno di quei film che si basa molto sugli attori e le loro prove recitative. Se Gary Oldman, inglese, fa il capo di stato maggiore americano recitando con il pilota automatico, Linda Cardellini è interessante nel ruolo di una specialista della NSA, unica donna in una war room tutta maschile: per chi è abituato a vederla negli abiti leggeri di Bloodline rimarrà colpito nel vederla inguainata in un severo tailleur pantalone nero, che le dona comunque un grande fascino. Se non neghiamo che preferiamo Gerard Butler in ruoli meno scontati come quelli brillanti (P.S. I Love You è un momento da ricordare nella sua filmografia) non possiamo negare che è perfetto nel ruolo di un comandante tutto d'un pezzo eppure aperto verso il prossimo e, tutto sommato, non violento. Se la sua scelta, anticipata da quella scena di caccia iniziale, è la chiave del film, molto del film si gioca sui suoi scambi, sui suoi sguardi con Andropov, il comandante del sommergibile russo che soccorre e che, contro ogni procedura, ospita sulla plancia di comando per collaborare con lui e scongiurare la crisi mondiale. Il loro è un rapporto di lealtà, fatto di poche parole, molti sguardi e un'intesa che non ha bisogno di molto altro. A interpretare Andropov è Michael Nyqvist, noto attore svedese che noi conosciamo per la saga Millennium, recentemente scomparso in seguito ad una lunga malattia, dopo aver girato il film. Che è dedicato a lui. Butler e Nyqvist, uno scozzese e uno svedese, due culture non troppo distanti, che interpretano un americano e un russo, due mondi distanti. Nella loro empatia, probabilmente, c'è anche questo.
Movieplayer.it
2.5/5