Fare uno spin-off/revival/sequel detto anche requel ultimamente, è sempre una scommessa, soprattutto quando si vanno a toccare veri e propri cult. È la scommessa che hanno deciso di prendere in mano Isaac Aptaker ed Elizabeth Berger, i creatori di How I Met Your Father, nato da una costola di How I Met Your Mother e approdato anche in Italia su Star di Disney+ dall'11 maggio. Abbiamo incontrato su Zoom i due creatori per parlare dell'iter nella realizzazione dello show e del suo rapporto con la serie originale, tra citazioni, casting, easter egg, dramma e commedia, il formato classico da sitcom e molto altro. Ecco cosa è emerso da quest'intervista ad Isaac Aptaker ed Elizabeth Berger.
How I Met Your Spin-Off
Lo slogan usato per la campagna promozionale del nuovo Scream è stato "Il killer è su questo poster". Per How I Met Your Father si sarebbe potuto utilizzare "Il padre è in questo poster". Che ne pensate?
Isaac Aptaker: Dovresti farti assumere dal reparto marketing (ride). Mi era venuta in mente la stessa cosa vedendo il poster e il film.
Elizabeth Berger: Sarebbe stata un'idea geniale! (ride)
Quali sono state le difficoltà più grandi che avete riscontrato nel realizzare questo spin-off considerando quanto è amata la serie originale?
Isaac Aptaker: Sicuramente abbiamo sentito la pressione nel realizzarlo per ciò che era venuto prima di noi. Allo stesso tempo però sapevamo che era impossibile replicare quel tipo di magia. Quindi in fase di scrittura non abbiamo pensato "ci serve un Barney, un Ted, e così via...". Abbiamo però amato lo storytelling di How I Met Your Mother e abbiamo cercato di riutilizzare quel tipo di narrazione, di idea che una persona raccontasse al proprio figlio come ha conosciuto l'altro genitore, mantenere quel tono del racconto, avevamo Pamela Fryman la regista della sitcom originale pronta a tornare per noi in tutti e dieci gli episodi. Volevamo utilizzare tutti questi elementi nel creare una storia completamente nuova, ambientata otto anni dopo la fine della serie originale, che doveva essere diversa perché è il mondo ad essere cambiato.
Avete mai immaginato la serie come una comedy single camera e non multicamera?
Elizabeth Berger: Direi di no, sentivamo che il formato fosse intrinseco con la storia raccontata nell'originale. La comedy multicamera ha una sensazione specifica quando la metti in scena, in termini di sensazioni accoglienti e familiari, quando le persone si riuniscono davanti alla tv, e si rilassano e vedono storie che li faranno stare bene, quindi è stata una scelta naturale continuare in quel formato.
How I Met Your Father, la recensione: come (non) ti faccio un revival
How I Met Your Parents
A proposito di questo, in How I Met Your Mother c'era molta comedy ma soprattutto molto drama, soprattutto dalla morte del padre di Marshall. In How I Met Your Father il poster recita "In fondo è una storia divertente", quindi si tratta di un aspetto presente fin dall'inizio?
Isaac Aptaker: Il poster avrebbe dovuto recitare "Il padre è su questo poster" ma andiamo avanti (ride). Scherzi a parte, c'è un altro show che scriviamo che fa questo, This Is Us, ciò passare continuamente dal dramma alla commedia. In tutte le sitcom riuscite devi tenere ai personaggi e per poterlo fare devi provare sia la felicità che il dolore con loro quando gli succede qualcosa di brutto. Amiamo quest'aspetto della serie originale, in cui non avevamo paura di raccontare aspetti complicati e dolorosi della vita, di prendersi del tempo per farli respirare ai personaggi, e qui abbiamo cercato di fare lo stesso.
Infatti ho notato che le relazioni fra genitori e figli sono molto importanti in questo spin-off. Cosa ci potete dire di quest'aspetto?
Elizabeth Berger: Penso che le famiglie da cui proveniamo abbiano un'influenza importantissima in ciò che diventiamo, quindi era importante per noi esplorare il background di questi personaggi. Ad esempio per Sophie il pubblico scoprirà che ha una relazione davvero complicata con la madre. Penso che il nostro rapporto con nostra madre influenzi tutte le relazioni che avremo nella vita, e infatti Sophie sarà segnata dal rapporto coi genitori nel proprio modo di cercare l'amore.
How I Met Your Mother: una sit-com per il terzo millennio
How I Met Your Casting
Com'è stato il processo di casting? Come avete scelto Hilary Duff e - una scelta che personalmente ho adorato - Kim Cattrall nei panni di Sophie?
Isaac Aptaker: Abbiamo fatto jackpot con queste due, siamo stati doppiamente fortunati. Il primo colpo di fortuna è stato che Hilary Duff aveva appena finito con Younger dopo sette stagioni, quando abbiamo iniziato a lavorare a questo progetto. Disney era entusiasta all'idea di averla a bordo e quando le presentammo How I Met Your Father disse che avrebbe letto il copione quella stessa notte. Di solito non lo fanno mai a Hollywood quando dicono così, ma Hilary è unicorno, quindi l'ha fatto e il giorno dopo ci disse che voleva interpretare Sophie. È stato quasi Serendipico (ride). Similmente, quando abbiamo iniziato a parlare della Sophie del futuro, ci siamo seduti con Hilary e abbiamo fatto brainstorming su chi avrebbe potuto interpretare la sua versione da adulta in modo divertente e carismatico, e ci venne in mente il nome di Kim Cattrall. Siamo andati da lei convinti che non avrebbe mai accettato... e invece poche settimane dopo era al guardaroba e sul set per girare. È stato surreale.
È andata in modo così fluido anche con gli altri interpreti al casting?
Elizabeth Berger: Gli altri sono stati più una ricerca. Volevamo mettere insieme un gruppo di persone a cui gli spettatori tenessero e che fosse fresco e divertente. È stato lungo processo, abbiamo assistito a un sacco di audizioni, lo abbiamo fatto tramite Zoom dato il periodo assurdo che stiamo vivendo, e questo è un modo ulteriormente difficile per giudicare al meglio. Ma questi interpreti sono stati davvero bravi a creare una certa chimica via Zoom tra di loro e con Hilary. Ma con il formato della multicamera non avremmo avuto la certezza finché non saremmo stati sul set, e il primo giorno di riprese del primo episodio eravamo tutti visibilmente eccitati e penso traspaia dalla puntata.
How I Met Your Future
Un altro aspetto che mi è piaciuto sono stati i riferimenti al futuro in cui vive la Sophie adulta, come ad esempio il fatto che la tecnologia non funzioni come dovrebbe, proprio come nel nostro presente. Ci state dicendo che nonostante quanto ci possiamo evolvere, certe cose non cambieranno mai?
Isaac Aptaker: Abbiamo la tecnologia vocale da un po' oramai, ma non riesco a farla funzionare bene personalmente, quindi probabilmente sarà sempre così... o magari è colpa della mia voce (ride).
Già nel primo episodio ci sono degli easter egg dalla serie originale di How I Met Your Mother. Ce ne dobbiamo aspettare degli altri, magari dei cameo?
Elizabeth Berger: Vogliamo che sia chiaro che siamo molto aperti alla possibilità. Abbiamo detto chiaramente col primo episodio che i nostri personaggi vivono nello stesso universo di E alla fine arriva mamma e questo significa che luoghi e persone potrebbero comparire. Già nella prima stagione possiamo dire che ci sono delle sorprese che pensiamo renderanno molto felici i fan.
Questo è un tipo di serie che va pensata e scritta con grande anticipo. È stata già rinnovata per una seconda stagione. Avete già in mente un numero di stagioni che vorreste durasse e se scopriremo l'identità del padre solamente alla fine della storia?
Isaac Aptaker: Ottima domanda! Per quanto riguarda il numero di stagioni, va oltre il nostro libro paga (ride) però possiamo dire che, avendo 20 episodi davanti a noi, stiamo pianificando con anticipo molti aspetti e storyline dei personaggi. Speriamo che a quel punto il pubblico continui a investire il proprio tempo nel serial così da poter continuare a pianificare, perché c'è ancora molto da raccontare su questi personaggi e gli episodi sono molto brevi. Con la prima stagione abbiamo solamente scalfito la superficie essendo sei protagonisti e vogliamo saperne di più.