Hounds of War, la recensione: vendetta contro il sistema

Protagonista di Hounds of War è un membro delle forze speciali, unico superstite del suo team, che intende farla pagare a chi lo ha tradito e cambiare per sempre lo status quo della politica estera americana. Con Frank Grillo, su Amazon Prime Video.

Un'immagine del film Hounds of War

L'esperto Ryder fa parte di una squadra speciale dell'esercito americano, impegnata in missioni segrete in Medio Oriente, che ha il compito di catturare un crudele guerrigliero libico. Ma quando l'operazione ha inizio, i soldati si ritrovano in una trappola orchestrata direttamente dal loro superiore, il colonnello Hart, che sembra avere degli interessi personali nello stringere accordi sottobanco con il nemico.

Frank Grillo E Il Protagonista Di Hounds Of War
Hounds of War: Frank Grillo è il protagonista del film

In Hounds of War il solo sopravvissuto dell'imboscata è Ryder, che in quel massacro ha perso suo fratello; come se non bastasse anche la cognata, incinta, è stata brutalmente assassinata a sangue freddo proprio da Hart. Per il protagonista ora conta soltanto la vendetta ed è intenzionato a distruggere il sistema una volta per tutte, rivelando all'opinione pubblica le magagne che il governo americano sta conducendo nelle zone più povere del mondo. Ad aiutarlo una vecchia conoscenza, un'affascinante leader criminale legata al suo passato...

Hounds of War: tutto come previsto

Un Frame Di Hounds Of War
Frank Grillo e Rhona Mitra in una scena di Hounds of War

Una premessa risibile per un film che vorrebbe dire qualcosa di più rispetto ai soliti action-movie che vanno da un punto A a un punto B, ma finisce per essere oppresso da uno schematismo tale da castrare sul nascere le potenziali aspirazioni narrative. Il discorso sull'egemonia americana nei confronti di certe zone chiave dalla fondamentale importanza geo-politica, quanto mai attuale anche nella nostra attualità, viene infatti affrontato in maniera superficiale, con una parte finale che si rivela a dir poco inverosimile nei suoi rocamboleschi risvolti. Hounds of War, ovvero i mastini della guerra, è un titolo che lascia poco spazio all'immaginazione anche se l'attenzione è concentrata quasi esclusivamente sul personaggio principale interpretato da Frank Grillo, un attore che ha assai più carisma delle pellicole che si trova a interpretare e che anche qui risulta a dir poco sprecato.

Little Dixie, la recensione: Frank Grillo in un action cattivo al punto giusto

Volti giusti al servizio di una storia sbagliata

Un Immagine Di Hounds Of War
Hounds of War: un'immagine

Questa volta è comunque in buona compagnia, giacché negli altri ruoli chiave troviamo volti cari agli aficionados del cinema di genere come Rhona Mitra e Robert Patrick: la prima come combattiva ex-fiamma del Nostro, l'iconico T-1000 di Terminator quale subdolo villain. Un cast senza dubbio efficace che si ritrova alle prese con una sceneggiatura che non gli rende giustizia, trovando solo qualche discreto momento tensivo ma limitandosi altrimenti a un susseguirsi di sequenze d'azione poco ispirate e spesso uguali tra loro. Tra complotti che sfruttano la fasulla minaccia di un nuovo 11 settembre per ingannare dei chief-in-commander mai così imbelli e guardie del corpo e agenti dei servizi segreti che non si accorgono di segnali inequivocabili, Hounds of War è ricco di forzature evidenti che finiscono per indirizzare la trama su quell'epilogo già scritto, tanto che la maggior parte della storia consiste in un lungo flashback cominciante sei mesi prima del presente filmico.

Di qua e di là

Una Scena Di Hounds Of War
Ancora Frank Grillo in una scena

La narrazione ci porta in giro in vari angoli del mondo: da Londra a Roma, da Malta a Lisbona fino a Cuba, il contesto paesaggistico e ambientale è mutevole e vario al punto giusto, anche se sembra più un gratuito sfoggio di location - alcune suggestive e in "modalità cartolina" - che effettivamente necessario per lo sviluppo di una vicenda che in realtà si esaurisce nella solita contrapposizione da revenge-movie, con i buoni contro i cattivi in attesa della definitiva resa dei conti. Hounds of War è diretto senza particolare energia e personalità dallo "specialista" Isaac Florentine, che vanta in carriera diversi lavori con altre star del filone come Jean-Claude Van Damme e Scott Adkins, tanto che la sua vetta dietro la macchina da presa rimane probabilmente Undisputed II: Last Man Standing (2006). Ma qui appare scarico e svogliato, con l'ora e mezzo di visione che scorre veloce e si dimentica altrettanto in fretta, senza lasciare alcun segno.

Conclusioni

Un uomo che non ha più niente da perdere, unico superstite del suo team massacrato in un'operazione in Medio Oriente, il protagonista ha unicamente intenzione di farla pagare ai responsabili, quei traditori così incredibilmente vicini a un ignaro e ingenuo presidente degli Stati Uniti. Frank Grillo è l'assoluto mattatore di Hounds of War, pur supportato dalle "facce giuste al posto giusto" di Rhona Mitra e Robert Patrick, ma la sceneggiatura e la regia non sono di adeguato supporto all'azzeccato cast. Il risultato è un action movie prevedibile e ricco di inverosimiglianze, con scene d'azione poco ispirate e varie ambientazioni in giro per il mondo a caratterizzare un'ora e mezzo di visione priva di originalità.

Movieplayer.it
2.0/5
Voto medio
3.9/5

Perché ci piace

  • Frank Grillo, Rhona Mitra e Robert Patrick: il cast ideale per ogni action-movie.

Cosa non va

  • La regia di Isaac Florentine è spenta e impersonale.
  • Sceneggiatura forzata per una storia di vendetta come tante altre.