Dopo la sorpresa che è stata il primo film, Stargirl, arriva su Disney+ il sequel californiano, Hollywood Stargirl, sempre diretto da Julia Hart con protagonista Grace VanderWaal ma con una "new entry" nei panni della madre della protagonista, dopo la comparsata di Sara Arrington nel primo film: Judy Greer - che i più ricorderanno in tante pellicole come 30 anni in un secondo, 27 volte in bianco, la stessa trilogia di Jurassic World dove interpreta la sorella di Bryce Dallas Howard. Questo perché il rapporto tra le due è molto più centrale e significativo in questo sequel, che non è un adattamento del sequel letterario del romanzo di Jerry Spinelli Love, Stargirl, ma una storia completamente originale, disponibile dal 3 giugno su Disney+. Abbiamo incontrato su Zoom la nuova interprete di Ana Carroway ed ecco cosa ci ha raccontato in quest'intervista a Judy Greer.
La video intervista a Judy Greer
Magia ed emozioni tra madre e figlia
Sia Stargirl che Hollywood Stargirl parlano in un certo senso di "magia". Quanto pensi che sia importante un po' di magia oggi, di credere in qualcosa, soprattutto con tutto quello che sta accadendo nel mondo?
Judy Greer: Mi hai tolto le parole di bocca, stavo proprio per dire che ora che più che mai è importante credere nella magia. Io stessa negli ultimi due anni ho faticato, cercando disperatamente qualcosa in cui credere, specialmente vivendo in America oggigiorno.
In questo sequel Stargirl è più centrale e di conseguenza il suo rapporto con il tuo personaggio, sua madre Ana. Che tipo di viaggio emotivo è stato e com'è stato esplorare questo rapporto insieme a Grace VanderWaal?
Judy Greer: Grace è un'attrice incredibile e ci siamo trovate a fare questo film non conoscendoci bene e non avendo potuto passare molto tempo insieme per via della pandemia. In un altro periodo avremmo potuto stare un po' insieme prima di iniziare a girare, ma in questo caso non era un'opzione. In fondo è stato provvidenziale poiché Ana e Stargirl sono in un percorso differente della propria vita. Ana ha deciso per la prima volta di mettere se stessa per prima e quindi ci sta che al momento non stiano connettendo molto tra di loro. Penso che sia parte della storia di Ana: trovare la propria autonomia ma allo stesso tempo riconnettersi con la figlia ora che è, di fatto, un'adulta.
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Vestita per sorprendere
Il tuo personaggio lavora come costumista a Hollywood, e gli outfit di Stargirl ne sono la prova. Com'è stato interpretare una costumista e non, come spesso accade, un'attrice sullo schermo?
Judy Greer: È stato davvero cool anche perché credo di aver avuto il guardaroba migliore di sempre o almeno degli ultimi 15 anni in un film! Ogni volta che andavo sul set ci incontravamo con la costumista Natalie O'Brien che è chiaramente un genio. Ciò che ha fatto con il mio personaggio e con quello di Stargirl è qualcosa di incredibile. Ho adorato la creatività di Stargirl e come si veste, c'è molto di Grace in realtà in questo, lei stessa si veste molto all'avanguardia ed esprime se stessa attraverso ciò che indossa. È stato divertente vedere il viaggio parallelo di madre e figlia che chiaramente condividono questa passione ma non vestono allo stesso modo e non tentano di imitarsi a vicenda. Si esprimono con il guardaroba. È stato divertente interpretare un personaggio che conosco, ho lavorato a più di 100 produzioni e ho conosciuto altrettanti costumisti, è stato quindi un modo simpatico per dire loro "tanto di cappello".