Richard Linklater approda a Venezia 2023 con una commedia venata di noir che mette d'accordo tutti, Hit Man. Protagonista della pellicola è un eccezionale Glen Powell che interpreta un placido insegnante di psicologia al college con un secondo lavoro fuori dal comune. Nel tempo libero, Gary Johnson collabora con la polizia fingendosi un serial killer per incastrare i suoi aspiranti clienti. La situazione si complica quando Gary si prende una cotta per l'avvenente moglie insoddisfatta (interpretata da Adria Arjona) che si vuole sbarazzare del marito.
"Leggo spesso storie true crime sul Texas Monthly. Questa storia l'ho letta nel 2001. Mi piaceva il personaggio, mi piacevano i fatti, ma solo durante la pandemia mi è venuto in mente di farne un film" spiega Linklater. "La base di ciò che vedete è reale, noi abbiamo elaborato la dimensione romantica di un uomo che incontra donna, ma si ritrova intrappolato in una identità che non è la sua". Il regista rivela di essersi sentito per anni al telefono col vero Gary Johnson: "Non volevo illuderlo perché lo sviluppo del film andava a rilento, ma a lui non interessava molto. L'idea di un film sulla sua vita non lo aveva colpito più di tanto. Purtroppo quando l'ho contattato durante le riprese ho scoperto che era morto, perciò il film è dedicato a lui".
Un mix di generi per rappresentare la complessità del mondo moderno
Negli anni, Richard Linklater ci ha regalato film romance memorabili e scatenate commedie. Hit Man fonde i vari aspetti con l'aggiunta di un pizzico di noir creando uno strano mix che riflette la complessità del presente. Come spiega, "il mondo moderno è troppo complicato per essere incasellato in un unico genere, anche se Hit Man è fondamentalmente una screwball comedy. I protagonisti dovrebbero finire in carcere, ma le cose vanno diversamente. Si incontrano e devono superare una serie di ostacoli per finire insieme".
Riflettendo su quale il segreto per realizzare una buona commedia, il regista ammette divertito: "Leggo storie su persone che uccidono altre persone e le trovo divertenti. Trovo che la commedia sia un genere sempre attuale e io parlo di cose che mi colpiscono. Mi piace fare film, i miei collaboratori ridono continuamente sul set, adoro gli attori inclini allo humor. Quindi direi che gli ingredienti necessari sono divertimento e intelligenza".
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Glen Powell il trasformista
Per Hit Man, Richard Linklater ha scommesso sulla versatilità di Glen Powell, che il grande pubblico ha potuto apprezzare di recente in Top Gun: Maverick. Stavolta l'attore è chiamato a un tour de force incarnando un personaggio che, a sua volta, crea una serie di alias per risultare credibile come killer a contratto. "Conosco Glen da quando era adolescente" chiarisce. "Ha avuto un piccolo ruolo nel mio film Fast Food Nation nel 2006 e poi l'ho ritrovato da adulto come un attore divertente e affascinante. Per questo film si è rivelato un vero trasformista, ha fatto molta ricerca, ha letto libri sul linguaggio del corpo, è stato molto diligente, ma sul set è stato anche estremamente divertente".
Nei panni di Gary Johnson, Glen Powell ha introiettato tutta una serie di dettagli che appartengono al vero Gary, creando un sofisticato gioco tra realtà e finzione. "Far fluire la realtà dentro la finzione è stata la sfida di questo film" specifica Linklater. "Non volevo prendermi gioco dello spettatore, ma al tempo stesso volevo essere fedele a personaggio. Il romance è fictional, non so cosa ne avrebbe pensato lui, ma credo che non avrebbe avuto problemi. Aveva visto le foto di Glen on line e aveva detto 'Che bel tipo'". E tra i cambiamenti apportati alla storia c'è la location che, da Austin, è diventata New Orleans: "Non potevamo girare a Austin per ragione economiche, ho cercato una città simile, che contenesse lo stesso tipo di umanità, gli stessi strani personaggi, ma penso che, vista la natura della storia, Hit Man avrei potuto ambientarlo ovunque".