C'è chi dice che è stato l'horror più sorprendente della stagione, di sicuro è stato quello più discusso, visto che per vari motivi, compreso l'enigmatico finale, ha fatto davvero parlare tanto di sé dividendo molto gli spettatori: si tratta di Hereditary - Le radici del male, efficace opera prima del giovane regista e sceneggiatore Ari Aster, che ha saputo maneggiare con disinvoltura vari elementi tipici del genere, dagli strani simboli alla presenza satanica, dalla casa maledetta ai lati oscuri della maternità. Protagonista della vicenda la famiglia Graham: la nonna è appena morta e sembra che un oscuro destino gravi come un'eredità sul resto della famiglia, sua figlia Annie (Toni Collette), sposata con Steve (Gabriel Byrne), e i figli Peter (Alex Wolff) e Charlie (un'inquietante Milly Shapiro). E una serie di tragedie, tra sedute spiritiche e incubi strani, porterà a una verità sconvolgente.
Per un titolo così forte, e allo stesso tempo molto sentito dagli appassionati del genere, c'era una certa attesa anche per l'approdo in homevideo. Il fatto che il blu-ray di Hereditary - Le radici del male targato Key Films, appartenesse alla collana Midnight Factory curata da Koch Media, era già una garanzia di un certo trattamento di riguardo. E infatti il blu-ray è presentato nella solita curata confezione della collana, con una bella ed elegante slipcase che al suo interno contiene un'amaray, la quale a sua volta, oltre al disco con il film, ha al suo interno il consueto elegante booklet. Ma anche sotto l'aspetto tecnico, pur con alcuni rilievi sul video dovuti più che altri alla natura del girato, l'edizione in alta definixione del film di Ari Aster soddisfa le attese.
Un video double face: dalla luce al buio inquietante
Partiamo dal video e detto che il formato rispetta l'aspect ratio di 2.00.1, va subito sottolineato che c'è una netta differenza fra le immagini in buone condizioni di luminosità, soprattutto gli esterni, e quelle in oscurità, in particolare quelle negli interni della casa. Le scene luminose presentano un quadro compatto e molto vivido, con dettaglio eccellente, buona sensazione di profondità e croma dai colori sgargianti, come nella vegetazione attorno alla casa, nel rosso che appare nella casetta oppure in quello delle fiamme. Nelle sequenze più scure, il quadro è immerso in una sorta di tonalità tra il giallastro e il marrone che sarà ovviamente rispettosa della fotografia di Pawel Pogorzelski, ma si traduce anche in un quadro molto morbido e piuttosto pastoso. Le scene buie con le sole candele, quando ad esempio si evocano i defunti, mostrano un po' la corda quanto a dettaglio, e a emergere sono soprattutto ombra e rumore, mentre gli incarnati tendono a essere grigiastri. Una caratteristica che contribuisce all'inquietudine dello spettatore. Talvolta, ma questo soprattutto nella scena dell'incidente, affiorano anche fenomeni di banding. Ma qui conta molto come detto il look e sulla qualità generale del video non ci sono dubbi: basti vedere alcuni primi piani (e ce ne sono di molto ravvicinati) davvero mozzafiato, nei quali si possono contare tutti i pori della pelle.
L'audio: dai diffusori energia e tanta tensione
Sembra però nettamente più convincente il reparto audio, forte di un DTS HD Master Audio 5.1 sia nella traccia italiana che quella inglese. Come in qualsiasi horror, il sonoro ha un aspetto fondamentale, e qui le tracce presente assolvono il compito in maniera impeccabile, assicurando un'eccellente dinamica, buona spazialità e tanto coinvolgimento. Le atmosfere tranquille, ma costantemente minacciose del film grazie a un sapiente utilizzo della fascia bassa e dell'asse posteriore, sono a volte spezzate in maniera traumatica anche utilizzando effetti sonori: ecco dunque che improvvisi picchi come il piccione che sbatte violentemente sulla finestra dell'aula scolastica, oppure le presenze durante le sedute spiritiche o un'improvvisa fiammata, vengono restituite dai diffusori con grande energia, che contribuisce allo stato di grande tensione e di serpeggiante paura che caratterizza sicuramente la visione. I dialoghi perfetti e la possente riproduzione dela cupa colonna sonora, completano un quadro sicuramente appagante.
Gli extra: booklet, scene eliminate e making of
Quasi 40 minuti di contributi video, ma anche un prezioso booklet: il reparto dedicato agli extra di Hereditary - Le radici del male, non sarà travolgente, ma è comunque interessante per chi volesse approfondire alcune tematiche del film. Innanzitutto destano curiosità e sono sicuramente da vedere i 16 minuti e mezzo di scene eliminate, che in un film già piuttosto lunghetto aggiungono ancora qualche elemento in più alla vicenda. Poi, oltre al trailer, troviamo anche un making of di 19 minuti denominato Cursed: The True Nature of Hereditary, che alterna momenti sul set a interventi del cast e soprattutto del regista e sceneggiatore Ari Aster, che toccano vari aspetti del film, da quello del trauma familiare agli aspetti soprannaturali inerenti all'occulto. Ma come detto, nella confezione slipcase, c'è anche il classico booklet che correda il film della collana Midnight Factory: un libretto di 12 pagine con belle illustrazioni e alcuni approfondimenti testuali sul film.