Here After spiegato da Robert Salerno: Roma, la morte e la vita. L'intervista al regista

"Il debutto? Volevo raccontare una storia dal mio punto di vista". Dopo i (grandi) film prodotti, Robert Salerno dirige Here After - L'aldià, e spiega in esclusiva a Movieplayer.it quanto "l'Italia sia un paese straordinario".

Here After: l'esperienza di pre-morte secondo Robert Salerno

"Mi sono innamorato di Roma". Come biasimare Robert Salerno, che dopo aver firmato la produzione di diverse pellicole importanti (da 21 Grammi alla saga di Smile, fino a Sto pensando di finirla qui e ai film di Tom Ford) debutta alla regia con Here After - L'aldilà, scritto da Sarah Conradt e interpretato da Freya Hannan-Mills e Connie Britton. "Credo di aver sempre amato raccontare storie. Volevo fare l'attore, ma poi ho iniziato a frequentare persone che sono dietro la macchina da presa", ci dice Salerno, durante la nostra intervista organizzata via Zoom nel giorno del blackout di internet. "All'inizio della mia carriera ho lavorato con un sacco di attori come Al Pacino, che ha diretto e recitato in un film che avevo prodotto, Chinese Coffee, e poi con Billy Bob Thorton per Passione Ribelle. Come produttore, ho avuto l'opportunità di lavorare a stretto contatto, da vicino e intimamente, con alcuni registi straordinari che sono anche attori, e c'è un livello diverso di coinvolgimento, mi sembra, lavorando con gli attori".

Here After Film Cast Trama
Connie Britton protagonista del film

E prosegue: "Nel corso degli anni ho avuto dei gradi autori come maestri, penso a Tom Ford o Innaritu. Diventare regista mi è sembrata una progessione naturale, avevo storie da raccontare secondo la mia prospettiva. Come produttore cerco di sostenere la visione dei registi, ma credo fosse arrivato il momento di fare questo salto".

Here After: la nostra intervista al regista Robert Salerno

Here After Scena Film Robert Salerno
Freya Hannan-Mills in una scena di Here After

Here After racconta di un'esperienza di pre-morte: dopo un incidente, Robin risulta clinicamente morta per venti minuti. Tuttavia, per miracolo, riapre gli occhi. Cosa è successo? Dove è stata? E perché quest'esperienza sembra averla cambiata, rendendola più aggressiva? Interessante la scelta da parte di Robert Salerno di desaturare i colori di Roma, nel quale il film è ambientato, rendendola grigia e oscura. "Roma è folle e selvaggia. È stato bellissimo girare. Il caos incarna l'energia della città. E poi è stato bello lavorare con i romani. Sono grato al direttore di casting, Armando Pizzuti, per avermi aiutato a trovare interpreti adatti per il film. Tuttavia, in Italia ci sono attori davvero straordinari che, a quanto pare, non hanno possibilità di prendere parte a produzioni estere. Comunque, io da italo-americano, sono stato benissimo: vorrei tornare, ottenere anche la cittadinanza italiana, trascorrere più tempo a Roma. Tra l'altro ho in mente una nuova idea per un altro film, che potrebbe funzionare bene in Puglia o in qualche località balneare".

Sull'estetica, Rober Salerno spiega come ha lavorato con il direttore della fotografia, Bartosz Nalazek. "Quello che volevo fare con lui era mostrare Roma sotto una luce diversa. Non dovevamo concentrarci sulle bellezze, ma mostrare uno spaccato più vero. Per questo abbiamo lavorato con la luce naturale. Bartosz è un collaboratore straordinario per me".

Here After e la spiegazione secondo il regista

Traccia interessante di Here After - L'aldilà, la chiave da romanzo di formazione, nel rapporto tra Robin e sua madre Claire: "Si sente in qualche modo soggiogata dalla mamma, e ora sta venendo fuori. Questo ci ha permesso di poter giocare anche con gli aspetti soprannaturali di questa storia. Per me, gran parte del film è anche un passaggio di età, e riguarda il perdono e la capacità di lasciarsi andare e perdonare se stessi. Ognuno ha i propri traumi. Alcuni sono più piccoli di altri, altri sono enormi, come in questo caso. Per me, però, è più un horror emotivo che non un horror di sangue e budella".

Here After Foto Thriller Film
Tra la vita e la morte

A proposito di tratto soprannaturale, Robert Salerno a Movieplayer.it confida di aver fatto delle ricerche prima di girare: "Tutte le esperienze sono simili. È qualcosa che viene dall'aldilà? Ci sono cose nel nostro cervello, probabilmente anche sinapsi, che si stanno sgonfiando? Apro ad ogni sorta di possibilità. Credo in un essere superiore al potere, ma non ne sono poi tanto sicuro. Quell'essere rappresenta il mondo e anche l'universo. Certi eventi potrebbero avere una spiegazione semplice, con tutti questi neuroni, atomi ed elementi che si fondono insieme. Ma tutti quelli che sono passati attraverso la pre-morte hanno subito cambiamenti significativi. Come un nuovo risveglio".