Dopo un 2020 senza eroi della Casa delle idee, il 2021 ci ha regalato un ricco ritorno al Marvel Cinematic Universe, permettendoci di ritrovare molti dei personaggi che avevano animato il franchise cinematografico anche in versione seriale. In particolare è il ramo di MCU su Disney+ ad aver approfondito figure già note, da WandaVision a The Falcon and the WInter Soldier e Loki, mentre il grande schermo ripartiva con Black Widow ma poi si dedicata al futuro con Shang-Chi ed Eternals. Un contesto in cui è bello rivedere anche Hawkeye nella serie dedicata a lui, con un Jeremy Renner di nuovo nei panni di Occhio di Falco dopo la sua sofferta parentesi di Endgame.
Il ritorno di Hawkeye
C'erano ferite emotive da curare dopo la chiusura della Fase 3 e non stupisce ritrovare il personaggio in una sorta di "vacanza familiare in una New York natalizia, mentre porta i figli a vedere uno spettacolo" ha spiegato Jeremy Renner ricordando Rogers - The Musical e i primi passi della serie, prima che tutto "vada alla deriva". Ed è una gioia ritrovarlo, perché "vogliamo vedere sempre di più Jeremy Renner", come ha ribadito Kevin Feige in conferenza, ricordando i primi momenti personaggio quando l'attore ha accettato di tuffarsi in queste esperienza pur avendo vinto un Oscar e consapevole che avrebbe avuto uno spazio limitato.
"Poi siamo arrivati ad Ultron e abbiamo visto di più di lui e ha iniziato a rubare la scena" ha detto ancora Feige, "ma l'intenzione è sempre stata di esplorarlo di più, perché la sua storia è molto vasta." L'ispirazione sono stati i comics di Matt Fraction, il suo essere un "mentore sotto la superficie" e un "eroe riluttante", e Feige ha ricordato con affetto la scena in Sokovia in cui Clint motiva Wanda prima della battaglia.
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Benvenuta Kate Bishop
Un supporto che lo stesso Jeremy Renner ha dato alla new entry dell'occasione, la Kate Bishop interpretata da Haille Steinfeld. Non sono consigli sul tirare con l'arco che l'attore ha dato alla giovane collega, anzi "la prima cosa che mi ha detto è che non avrei mai tirato una vera freccia" ha detto scherzando la Steinfeld, ma feedback sull'esperienza dell'MCU nel suo complesso. "Le ho fatto capire che le avrei coperto le spalle" ha rivelato Renner, "che sarebbero successe cose strane e che questa esperienza sarebbe stata diversa da qualunque altra in questo campo."
"Sono stata grata di avere il suo supporto" ha infatti detto anche l'attrice, "nella vita reale così come nella finzione come Kate. Lei lo vede come qualcuno che vuol fare del bene, malgrado il suo passato, ed è quello che lei stessa vuole per la sua vita. È ispirata e motivata da lui e vuole essere al suo livello." Per l'attrice è qualcosa di folle quello che sta vivendo, dall'esser lì a presentare la serie ai costumi di Kate Bishop visti ad Halloween. "E la serie ancora non era uscita!"
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Il Natale in famiglia
Abbiamo citato Rogers - The Musical, un'idea brillante del regista Rhys Thomas che Feige ha sposato in pieno, ed è uno degli elementi che denota il momento che sta vivendo Clint Barton all'inizio della serie: da una parte lo spettacolo, che "gli permette di vedersi come lo percepisce la gente", che ha permesso anche alla produzione di inserire una bellissima canzone composta da Mark Sahiman; dall'altra il Natale e il weekend familiare che Clint sta vivendo, che creano il background perfetto per l'action comedy che è la nuova serie Marvel: "era il momento migliore in cui ambientare la storia di un uomo che vorrebbe solo vivere la sua vita e i guai gli piovono addosso. Il momento perfetto per mettere in scena lo scontro tra famiglia e lavoro".
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Un'atmosfera ricreata dal vero, perché Hawkeye è girata proprio a New York per rendere concreta l'atmosfera cittadina: "ci sono personaggi molto umani in Hawkeye" ha spiegato il regista, "ed era necessario che nella serie si respirasse questa autenticità." Un'atmosfera perfetta per chiudere il primo anno della serialità MCU, fatta di progetti tutti diversi tra loro: "abbiamo sempre voluto che lo fossero" ha spiegato Kevin Feige, "parliamo di divertente azione natalizia mentre Loki parla di altri mondi, Falcon è geopolitica e WandaVision è un'ode alle sit-com e al dolore."